Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Paolo Tiozzo, vicepresidente di Fedagripesca: “Oltre il 53% del pescato italiano viene dall’Adriatico. Serve una regia comune per la gestione sostenibile e fermi biologici armonizzati”

“Oltre il 53% del pescato italiano proviene dall’Adriatico, con più della metà concentrato nell’Alto Adriatico. Un’area strategica per l’economia ittica nazionale che necessita di un dialogo permanente, una regia comune: un Consiglio Adriatico della Pesca che riunisca associazioni di categoria, governi e ricerca. L’obiettivo è coordinare piani di gestione pluriennali e armonizzare i fermi biologici tra tutti i paesi rivieraschi. Per questo l’iniziativa voluta dal ministro Lollobrigida va nella giusta direzione, un segno di attenzione verso il settore”.

Così Paolo Tiozzo, Vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca, ha sottolineato l’urgenza di una cooperazione rafforzata in occasione dell’incontro “Sostenibilità e blue economy” in corso oggi ad Ancona.

L’evento, che ha visto riuniti il ministro italiano dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, con i colleghi di Albania, Croazia, Montenegro e Slovenia, è “un’opportunità cruciale per tracciare il futuro della pesca adriatica”.

Tiozzo ha ribadito la necessità di strumenti concreti per una gestione sostenibile: “dall’istituzione di un osservatorio socioeconomico al potenziamento della ricerca scientifica per monitorare lo stato delle risorse, occorre una gestione integrata. Solo così potremo tutelare efficacemente il patrimonio ittico e le economie costiere legate al mare e alla pesca. È la strada maestra per una sostenibilità piena, capace di garantire un futuro alla blue economy dell’intero Adriatico, ha concluso.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.