«Dobbiamo adottare strategie monetarie orientate al medio termine, dipendenti dagli andamenti della congiuntura e in grado di adattarsi ai mutamenti del quadro economico». Lo ha affermato Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, in occasione dell’evento organizzato dal Centre for European Reform, dalla Delegazione dell’Unione europea nel Regno Unito e dall’Ufficio di rappresentanza della BCE a Londra, puntualizzando che «un tale approccio va applicato comunicando con chiarezza i contorni della funzione di reazione della politica monetaria e ispirando le nostre decisioni a quella stessa funzione di reazione.
«Ci troviamo in una fase di elevata incertezza di natura sia economica sia geopolitica a livello mondiale. Inoltre, le principali banche centrali stanno simultaneamente inasprendo la propria politica monetaria, con effetti complessivi difficili da valutare. Nell’area euro i tassi di mercato sono aumentati in misura significativa e i prestiti bancari stanno rallentando vistosamente. Gli investimenti delle imprese e quelli nell’edilizia residenziale si sono già indeboliti, ma gli effetti dei nostri impulsi di politica monetaria sulla domanda interna saranno avvertiti appieno soltanto nei prossimi trimestri. In un simile contesto la Bce non dovrebbe vincolare in modo incondizionato la sua politica monetaria futura».
«Ciò richiede di definire le nostre misure di politica monetaria in funzione delle informazioni che si renderanno via via disponibili circa le prospettive dell’inflazione nel medio termine, tenendo conto dei rischi che le circondano. Dovremo mantenere l’intonazione restrittiva della nostra politica monetaria fintantoché non vedremo l’inflazione convergere saldamente verso il 2% nel medio termine, avendo presenti i ritardi con cui la politica monetaria influenza le variabili economiche e finanziarie», ha aggiunto Panetta.
«Nella fase in cui abbiamo normalizzato il livello dei tassi ufficiali la velocità dell’aggiustamento ha assunto un’importanza fondamentale. Ma ora che le condizioni monetarie stanno divenendo più restrittive, diventano a mano a mano più rilevanti l’entità e la durata della stretta monetaria. Modificando i tassi con gradualità, procedendo a piccoli passi, potremo definire entrambe queste variabili con precisione. Questa strategia ci consentirà di tornare al nostro obiettivo senza ritardi ingiustificati. E ci consentirà di farlo a costi minimi per l’economia e per l’occupazione, riducendo il rischio di una stretta eccessiva», ha proseguito Panetta.
«Dobbiamo procedere con gradualità, al fine di evitare costi eccessivi per l’economia reale. Questo non significa che non agiremo con decisione nella nostra lotta all’inflazione. Significa che ci muoveremo con decisione nella giusta direzione. Non dobbiamo guidare come un pazzo a fari spenti nella notte», ha concluso il membro della Bce.








