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La pandemia ha accelerato il rimodellamento del mercato del lavoro | L’intervento del Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Paolo Angelini

La pandemia di Covid-19 e le sue conseguenze hanno accelerato tendenze a lungo termine che stanno rimodellando i nostri mercati del lavoro: adozione della tecnologia e aumento delle disuguaglianze.

L’automazione e l’intelligenza artificiale generativa (…) possono potenzialmente migliorare la produttività del lavoro e la qualità del lavoro, ma rischiano anche di sostituire alcuni tipi di lavori, questa volta anche in cima alla distribuzione dei guadagni. Mentre l’impatto finale delle nuove tecnologie sul welfare e la disuguaglianza è ancora incerta, è chiaro che può essere potenzialmente ampia.

La digitalizzazione ha anche consentito il rapido e massiccio passaggio al lavoro da remoto (…) I dipendenti beneficiano di tempi e costi di pendolarismo ridotti, orari giornalieri più flessibili e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Le aziende possono ottenere significativi risparmi sui costi grazie alla riduzione della necessità di spazi per uffici , e può ottenere migliori job-match reclutando potenzialmente da un bacino più ampio di candidati, poiché la vicinanza fisica non è più richiesta. Ma (…) nel medio-lungo termine, i cambiamenti nei modelli di interazione tra colleghi apportati dal lavoro da remoto potrebbero hanno effetti indesiderati e difficili da identificare sulla produttività, sull’innovazione e persino sul benessere mentale.

Le società diseguali tendono a essere più inclini a inefficienze economiche e instabilità politica, e le due cose probabilmente si rafforzano a vicenda. L’inclusività non è solo un antidoto alla disuguaglianza, è anche un potente motore di sviluppo economico e resilienza. Ecco perché noi necessità di perseguire una crescita inclusiva. Nei mercati del lavoro, ciò significa affrontare le barriere che hanno a lungo emarginato determinati gruppi, tra cui migranti e donne. (…) una corretta gestione dei flussi migratori è importante per contrastare il declino della forza lavoro causato dall’invecchiamento. Un altro parte della soluzione al problema dell’invecchiamento deve venire dall’aumento della partecipazione alla forza lavoro. Anche le politiche in questo ambito sono essenziali e comprendono, tra l’altro, la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro

Le donne hanno meno probabilità di occupare posizioni di vertice e le quote di genere possono essere d’aiuto in questo senso. Nel 2021 la Banca d’Italia ha fatto la sua parte. Abbiamo utilizzato i nostri poteri normativi per introdurre una quota di genere per il top management di tutte le banche italiane , in seguito alla legge italiana sull’equilibrio di genere per le società quotate. (…) Le donne tendono a evitare le materie STEM, che – anche a causa della rivoluzione digitale – tendono ad essere più remunerative. (…) Dal 2008, la Banca d’Italia finanzia un premio annuale per studenti delle scuole superiori che eccellono in matematica e tecnologia informatica. La partecipazione degli studenti al concorso è volontaria e il processo di selezione è interamente condotto dalle scuole. In 17 anni, il premio è stato assegnato a 340 studenti. La percentuale degli uomini è rimasta abbastanza costante nel periodo considerato, attestandosi in media al 93 per cento.

Angelini-19.09.2024

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