Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Nuovi aiuti di Stato a sostegno dell’industria pulita tramite la decarbonizzazione, le energie e le tecnologie verdi (ma anche il gas fino al 2040) | Il nuovo Quadro UE

La Commissione europea ha adottato un nuovo Quadro normativo sugli aiuti di Stato a sostegno del Clean Industrial Deal, per consentire agli Stati membri di promuovere lo sviluppo di energia pulita, la decarbonizzazione industriale e le tecnologie pulite.

Il Quadro sostituisce quello Temporaneo di Crisi e Transizione stabilito nel 2022 e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2030, garantendo una prevedibilità a lungo termine a Stati membri e imprese.

Il nuovo Quadro stabilisce le condizioni per cui gli Stati membri, rispettando le norme Ue sugli aiuti di Stato, potranno concedere sostegno per investimenti e obiettivi volti a promuovere l’industria pulita. La Commissione autorizzerà rapidamente i regimi di aiuto introdotti dagli Stati membri.

Le norme sugli aiuti di Stato saranno semplificate in cinque aree principali:

  1. diffusione delle energie rinnovabili e dei combustibili a basse emissioni di carbonio;
  2. agevolazione temporanea del prezzo dell’elettricità per utenti ad alto consumo energetico, per facilitare la transizione verso elettricità pulita a basso costo;
  3. decarbonizzazione degli impianti di produzione esistenti;
  4. sviluppo della capacità produttiva di tecnologie pulite nell’Ue;
  5. riduzione del rischio degli investimenti in energia pulita, tecnologie pulite, infrastrutture energetiche e economia circolare.

Il Quadro prevede una “corsia preferenziale” per l’introduzione dell’energia pulita, autorizzando il sostegno sia alle energie rinnovabili che ai combustibili a basse emissioni di carbonio, essenziali per raggiungere gli obiettivi del Clean Industrial Deal. Saranno introdotte procedure semplificate per accelerare i programmi di energie rinnovabili.

La Commissione riconoscerà anche aiuti per i combustibili a basse emissioni di carbonio, come l’idrogeno “blu” (prodotto dal gas con stoccaggio della CO₂) e verde (da energia rinnovabile), fondamentali per ridurre le emissioni e sostenere la transizione nei settori “difficili da decarbonizzare” dove non sono disponibili alternative efficienti.

A determinate condizioni molto stringenti e solo in mancanza di alternative praticabili, saranno accettati aiuti per progetti che usano gas naturale, fino al 2040 al più tardi.

Le nuove norme sulle misure di flessibilità e sui “meccanismi di capacità” offriranno agli Stati membri strumenti per integrare fonti di energia rinnovabile intermittenti, come eolico e solare, garantendo un approvvigionamento affidabile.

Il Quadro definisce meccanismi di capacità basati su un “modello target” che prevede il pagamento ai fornitori di energia per mantenere la capacità di riserva, con un’approvazione “fast-track”.

Gli aiuti di Stato potranno sostenere anche i costi dell’elettricità per le imprese ad alta intensità energetica, specialmente quelle esposte al commercio internazionale, consentendo di ridurre i costi elettrici rispetto ai concorrenti. In cambio, queste aziende dovranno investire nella decarbonizzazione.

Sarà inoltre ammesso un sostegno flessibile per investimenti in tutte le tecnologie che favoriscono la decarbonizzazione o una maggiore efficienza energetica, quali elettrificazione, idrogeno, biomassa, cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio.

Il sostegno potrà essere concesso in base a importi predefiniti (fino a 200 milioni di euro), a un deficit di finanziamento o a procedure di gara competitive.

Il Quadro consentirà agli Stati membri di sostenere investimenti in nuove capacità produttive per progetti manifatturieri relativi alle tecnologie coperte dal Net-Zero Industry Act europeo, e per tecnologie a zero emissioni nette individualmente, per evitare il dirottamento degli investimenti fuori dall’Europa.

Inoltre, sarà previsto il sostegno alla produzione e lavorazione di materie prime essenziali per le tecnologie pulite.

Per salvaguardare la coesione tra le regioni europee, sarà possibile fornire maggiori aiuti alle aree meno avvantaggiate, come definito nelle carte degli aiuti regionali.

Il Quadro consentirà anche di stimolare la domanda di prodotti di tecnologie pulite con incentivi fiscali, per esempio permettendo alle aziende di dedurre più rapidamente dal reddito imponibile i costi di investimenti in tecnologie pulite.

Infine, sono previste misure per ridurre il rischio degli investimenti privati in progetti del Clean Industrial Deal, comprese infrastrutture energetiche ed economia circolare.

Il sostegno potrà assumere la forma di capitale proprio, prestiti o garanzie concessi a un fondo dedicato o a una società veicolo che deterrà il portafoglio di progetti ammissibili.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.