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Nico Gronchi, presidente Confesercenti: “Con i dazi, a rischio 11,9 miliardi di consumi. Preoccupano i possibili effetti sul mercato interno e sul turismo”

“La nuova virata protezionistica dell’amministrazione Usa non può che destare preoccupazione e non solo per l’industria. Pur colpendo principalmente le esportazioni, i dazi avranno ricadute significative anche sul mercato interno: il rallentamento della crescita globale e i possibili effetti che avrebbe sull’occupazione italiana rischiano infatti di riflettersi negativamente pure sui consumi.

Come abbiamo calcolato con Cer, rispetto alle stime precedenti all’introduzione dei dazi, si potrebbe determinare una riduzione della spesa delle famiglie di 11,9 miliardi di euro in due anni: -2,1 miliardi nel 2025 e -9,8 miliardi nel 2026”.

Così Nico Gronchi, presidente di Confesercenti.

“Tutto il mondo del terziario, dunque, potrebbe essere coinvolto – prosegue il presidente di Confesercenti anche il comparto turistico sta risentendo di questa politica di annunci. Al punto tale che, dopo un avvio d’anno in crescita per i flussi di visitatori americani, a giugno si è registrata un’inversione di tendenza, con una riduzione che, secondo le nostre stime, ha toccato 193mila presenze in meno nel nostro paese rispetto allo scorso anno”.

La confederazione degli esercenti chiede al governo e all’Europa di “agire e trattare fino all’ultimo momento possibile per evitare una guerra commerciale che rischia di danneggiare in maniera profonda l’economia globale”.

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