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Nel 2022 l’11,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato la scuola senza ottenere un diploma superiore | L’analisi

Tra i 18 e i 24enni, nel 2022, l’11,5 per cento ha abbandonato precocemente gli studi, senza conseguire un diploma secondario superiore.

In questo caso, il distacco con l’Ue27 in un decennio si è ridotto da 4,7 punti percentuali a soli 1,9.

Lo dice l’Istat nel suo rapporto annuale.

L’incidenza degli abbandoni è superiore di oltre 4 punti tra i maschi rispetto alle femmine e, sul territorio, sfiora il 18 per cento nelle Isole.

Inoltre in Italia, nel 2021 il tasso di espatrio per i laureati di 25-34 anni è pari al 9,5 per mille tra gli uomini e al 6,7 per mille tra le donne.

Il fenomeno degli espatri, differenziato sul territorio nazionale, si associa col permanere di una forte migrazione di giovani qualificati dalle province del Mezzogiorno verso quelle economicamente più dinamiche del Centro e, soprattutto, del Nord, che nel complesso registrano quindi un bilancio positivo.

Tra il 2012 e il 2022, la quota di giovani tra 25 e 34 anni che hanno conseguito almeno un titolo di studio secondario superiore è cresciuta di 6 punti percentuali, raggiungendo il 78 per cento.

Questa rimane però ancora di 7,4 punti al di sotto della media europea (se si considera la classe 25-64 anni, il distacco arriva a 16,5 punti).

Permane lo svantaggio del Mezzogiorno (per i giovani 25-34enni la differenza con la media nazionale è di 4,7 punti percentuali al Sud e 9,1 nelle Isole), e la situazione più favorevole per le ragazze, con una quota di oltre 5 punti superiore a quella dei coetanei maschi.

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