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[L’analisi] Gli analisti di Morgan Stanley: «La Bce sta sottovalutando i rischi per la crescita»

Secondo gli analisti di Morgan Stanley, «le ultime previsioni della Bce appaiono relativamente conservative se paragonate alla severità dei rischi legati all’impatto delle attuali tensioni geopolitiche». In pratica, l’Europa sta sottovalutando i rischi per la crescita legati al conflitto in Ucraina e potrebbe andare più cauta con il taglio agli acquisti di titoli. «Le aspettative sulla crescita economica sono state ridotte solo dello 0,5%» proseguono «mentre noi ci aspettiamo un impatto pari al doppio».

Inflazione

«Sull’inflazione, invece, le stime della Bce appaiono allineate alle nostre e a quelle generalmente condivise» proseguono gli esperti di Morgan Stanley all’indomani del direttivo dell’Eurotower. «Mettendo insieme le stime sulla crescita e quelle sull’inflazione» indicano «sembra che al momento la Bce tema di più l’inflazione che un rallentamento economico». Una posizione che tuttavia «può cambiare nel tempo specialmente in caso di un inasprimento del conflitto tra Russia e Ucraina e di brutte sorprese dai prossimi dati macroeconomici».

Rallentamento della crescita

«Lo sviluppo delle condizioni finanziarie» spiegano a Morgan Stanley «sarà la chiave e ci aspettiamo che presto sarà esaminato dalla Bce». Secondo gli analisti della Banca d’affari «i rischi di un rallentamento della crescita saranno più evidenti nel prossimo futuro, portando la Bce ad andare più piano» con i tagli agli acquisti e il rialzo dei tassi. «Continuiamo ad aspettarci la fine degli acquisti di titoli entro il 3° trimestre dell’anno e un aumento dei tassi in dicembre concludono, ma data l’attuale situazione siamo pronti a spostare le previsioni di un’azione politica man mano che i dati diventano disponibili, non solo in termini economici ma soprattutto rispetto agli sviluppi a livello geopolitico e sul fronte fiscale».

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