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Monsignor Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli: “Pensare a corto respiro รจ una scelta perdente, bisogna avere una visione grande”

S.E. Mons. Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, รจ intervenuto in qualitร  di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.

Sua Eccellenza ha portato la sua testimonianza nel panel “Energia e progettualitร  comunitarie“, moderato dal giornalista di Avvenire Maurizio Carucci.

Riportiamo di seguito il testo della sua intervista.

Una cosa bella che ho ascoltato, perchรฉ poi queste sono occasioni in cui te ne vai un po’ rallegrato, รจ vedere i quattro sindaci che sono intervenuti, di come hanno una progettualitร  e di una preoccupazione non solo per l’immediato ma anche per il futuro.

E capire, come spesso viene detto, perรฒ l’impegno loro personale di creare comunitร , che รจ anche un po’ il compito della Chiesa, cioรจ fare in modo che i territori si sentano appartenenti, la responsabilitร , con una progettualitร  immediata che guarda anche il futuro. Sapendo che cosรฌ oggi in un mondo interconnesso tutto รจ legato, diceva Papa Francesco spesso, ora non c’รจ una parte del corpo in cui se una parte migliora c’รจ una ricaduta sul tutto e viceversa. E quindi dalle cittร , con l’arte che abbiamo, la riserva di umanitร  nel Meridione d’Italia, la progettualitร , la genialitร , รจ sicuramente un valore aggiunto che con le progettazioni, il finanziamento puรฒ attirare risorse che poi vengono reinvestite e fanno bene a tutto il sistema paese.

In questo senso qui credo che un aspetto importante รจ quello di fare in modo che il patrimonio della fede, della spiritualitร  che poi prende corpo nelle Chiese, nelle opere d’arte, diventa un’ereditร  delle generazioni passate ma generativo. E per esempio in questo senso qui noi abbiamo parlato di energie ma per esempio su Napoli c’รจ un progetto di valorizzazione attraverso degli itinerari delle figure della spiritualitร  e dei santi da metterle a fattore comune e creare delle opportunitร  anche di lavoro perchรฉ la cittร  ne possa fruire.

Dei giovani possono abilitarsi a diventare delle guide e anche i turisti che vengono sentono qual รจ la ricchezza che sta alle spalle di questo territorio.

Con riferimento alla recente elezione di Papa Leone XIV riprendo quel passaggio in cui Papa Francesco era a Lisbona alla giornata mondiale dei giovani che da vent’anni non andavano, non essendo piรน giovane, ma ricordo che il giovedรฌ quando c’รจ stato un incontro lui spesso ha detto todos, todos, todos.

Cioรจ bisogna in questo momento pensare a corto respiro, alla punta del naso, รจ perdente, non รจ possibile, non รจ consentito. Allora credo che la sfida piรน grande che possiamo raccogliere รจ quella di avere un cuore grande, una visione grande e poi una grande attenzione a particolare in modo tale che periferie e centro siano veicolo di vitalitร , di pace, di pace sociale, di solidarietร . Quindi ricostruire la comunitร  in un momento in cui i mezzi ci potrebbero far pensare tra internet e anche le possibilitร  economiche che ciascuno puรฒ pensare a se stesso, nessuno si salva da solo.

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