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Michele Vietti, già Vicepresidente CSM: “La Giustizia lenta allontana investimenti, servono riforme concrete”

Michele Vietti, già Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

Il suo intervento si è tenuto nel panel “Giustizia, pubbliche amministrazioni e attività economiche“, moderato dal giornalista Giuseppe Brindisi.

In questo video ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.

Abbiamo parlato di un rapporto molto delicato in Italia che è quello tra giustizia ed economia. A che punto siamo?

La giustizia è un fattore economico, questa è una consapevolezza ormai maturata in tutti, anche nell’opinione pubblica. Purtroppo il nostro difettoso funzionamento del sistema giudiziario allontana gli investimenti nazionali ed esteri perché alla giustizia si chiede tempestività e prevedibilità e noi purtroppo abbiamo tempi dei processi troppo lunghi e ancora decisioni troppo poco prevedibili in modo ragionevole in via anticipata. Questo dipende da una geografia giudiziaria che è ancora troppo appesantita e dipende anche da un tasso di litigiosità del nostro popolo troppo elevato.

Ci sono contromisure per riuscire a contenere questi fenomeni, per cercare di sviluppare una presenza sempre più efficace della giustizia nell’economia?

Sì, bisogna anzitutto cercare di prevenire il contenzioso giudiziario facendo un ricorso sempre più massiccio alle cosiddette soluzioni alternative e quindi a tutti i sistemi di conciliazione extra giudiziale e poi bisogna investire risorse, informatizzare il sistema. Oggi il processo telematico nel civile funziona bene, bisogna incentivarlo ancora di più. Nel penale qualche difficoltà in più c’è e bisogna anche qui dare un’accelerata.

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