Mediobanca ha deciso di scommettere sul mattone di Milano.
L’istituto di credito, nell’ambito della diversificazione degli investimenti, ha lanciato dei segnali legati alla sua nuova scommessa.
A dimostrarlo le operazioni completate nel 2019, come l’investimento da 100 milioni per il palazzo in via Santa Margherita, in pieno centro milanese, che ospita le sedi di Goldman Sachs, Huawei e Bnp Paribas, o come quello risalente allo scorso settembre da 56 milioni di euro, per il building in via Turati da 56 milioni, headerquarter della maison di moda che controlla i brand Marcelo Burlon e Off-White. A fine anno invece Mediobanca ha deciso di spendere 246,7 milioni per l’immobile in piazza Cordusio, che ospita Starbucks, Jp Morgan, Natwest e Kryalos.
Il percorso avviato dalla divisione di private banking di Piazzetta Cuccia, spiega Milano Finanza, proseguirà nei prossimi anni e farà perno sul capoluogo lombardo. La formula sarà sempre quella dei club deal (tra le famiglie imprenditoriali italiane che hanno investito in private markets tramite la piattaforma The Equity club si segnalano Berlusconi, Branca, Delonghi, Doris, Lucchini, Tadolini, Marzotto, Bombassei, Nissim, oltre a Sergio Dompè e Renzo Rosso) e punterà su trophy asset già ristrutturati e con affittuari consolidati e dal rating elevato. Gli inquilini dell’edificio appena acquistato di piazza Cordusio, superando la concorrenza di Allianz e Deka, hanno una capitalizzazione di mercato che sfiora i 350 miliardi.








