I principali indicatori del settore dell’autonoleggio registrati lo scorso anno evidenziano l’impatto durissimo della pandemia.
Un giro d’affari più che dimezzato: 594 milioni di euro e -52% rispetto al 2019: -2 milioni e 100mila noleggi, in calo del 60% rispetto all’anno precedente. E ancora: -43% dei giorni di noleggio – 63.500 vetture immatricolate contro le 138.700 del 2019 (-54,3%) – oltre 8 milioni di ore di cassa integrazione fruite dagli addetti del settore.
«Se si vuole evitare il collasso dell’intera filiera turistica, oggi sull’orlo del baratro, e provare a salvare almeno in parte la prossima stagione estiva è necessario prevedere fin da oggi misure di incentivo della domanda e campagne di comunicazione che possano mantenere attrattivo il nostro Paese per i turisti stranieri», spiega il Presidente ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici), Massimiliano Archiapatti.
«Tutto partendo, naturalmente, da una reale accelerazione della campagna vaccinale, decisiva per il futuro prossimo dal punto di vista sanitario ed economico».








