“In un più avanzato modello, alla previdenza potrebbe validamente affiancarsi la sanità integrativa, verso la quale le persone mostrano crescente attenzione. Si tratta di un settore importante, per dimensioni e per ruolo, sul quale pesa purtroppo l’assenza di un sistema organico di regole di funzionamento. Più coerente sarebbe, pertanto, prevedere come scelta di default la linea risultante dall’utilizzo di un modello ‘life-cycle’”.
Così il presidente della Covip, Mario Pepe, che parla di replicare le migliori “prassi internazionali e dando seguito alle raccomandazioni che anche l’OCSE da tempo esprime al riguardo”.
“È allora ragionevole chiedersi – aggiunge – se e in che modo un modello di previdenza complementare, pensato e costruito inizialmente per una popolazione attiva crescente e continuativamente occupata, possa essere migliorato per intercettare validamente le persone economicamente più fragili, oltre che, in termini più ampi, una realtà sociale che cambia nel suo assetto, nelle sue scelte, nelle sue priorità”.
Si è svolta oggi a Roma, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, la presentazione della Relazione Annuale sull’attività svolta dalla Covip nel 2024.
Oltre a illustrare il quadro generale dei settori vigilati, fondi pensione e casse di previdenza, le cui risorse, alla fine del 2024, sono rispettivamente pari a circa 243,4 miliardi di euro e 124,7 miliardi di euro, il presidente Mario Pepe si è soffermato sulle prospettive evolutive di tali settori.








