”L’Italia ha avuto una reazione alla pandemia più solida di quanto non ci si potesse aspettare, anche dovuto al fatto che era uno dei paesi che aveva più sofferto dell’impatto pandemico ma si sperava che con il Pnrr si potesse consolidare una maggiore reattività e si intraprendesse un sentiero di crescita ma questo non sta avvenendo, siamo di nuovo in stagnazione”.
Lo ha detto all’Adnkronos Marcello Messori, economista dell’Istituto universitario europeo, commentando le previsioni economiche di primavera dell’Ue.
La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia italiana, rispetto al novembre scorso, quando Donald Trump non si era ancora insediato alla Casa Bianca.
La Dg Ecfin prevede oggi che la crescita del Pil reale rimarrà stabile allo 0,7% nel 2025, 0,3 punti percentuali in meno di quanto previsto sei mesi fa, per salire allo 0,9% nel 2026.








