Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale, è intervenuta in audizione alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato, a proposito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza.
«Sulle infrastrutture, tra opere ferroviarie, manutenzione stradale, investimenti nei porti e nella digitalizzazione dei sistemi logistici e degli aeroporti, il Sud intercetta circa il 50% degli investimenti, con una punta dell’83% per la cosiddetta manutenzione stradale 4.0».
Carfagna ha parlato di un «percorso di collaborazione con i ministeri, ai quali abbiamo chiesto di esplicitare le voci e l’entità del contributo per il Mezzogiorno delle varie missioni. Il lavoro è in corso di completamento ma le prime stime confermano l’importanza che il Governo sta dedicando al Mezzogiorno. È nostra intenzione destinare 600 milioni di euro per l’infrastrutturazione delle Zone Economiche Speciali per assicurare opere di urbanizzazione primaria e di connessione alla rete stradale e ferroviaria che consentano di veicolare i traffici commerciali che i porti sono in grado di intercettare». Una misura, quest’ultima, accompagnata da un disegno di riforma organica della disciplina delle Zes.
In chiusura, interventi anche per le aree interne, a cui saranno destinati «100 milioni al progetto dell’istituzione di presidi sanitari di prossimità nei comuni fino a 3 mila abitanti», così come per i beni confiscati è confermato «lo stanziamento di 300 milioni di euro». La ministra ha poi concluso annunciando «una sinergia di azioni e risorse con la ministra della Giustizia, con riguardo al tema di gravissimo impatto in particolare al Sud della lentezza dei processi».








