“Il nucleare può diventare un tassello strategico della sicurezza energetica nazionale”.
Lo ha detto Luca Mastrantonio, amministratore delegato di Nuclitalia, nel corso del suo intervento all’Abruzzo Economy Summit in corso all’Aurum di Pescara.
“Per decenni – ha proseguito – abbiamo affidato il nostro mix energetico a una eccessiva dipendenza dall’estero sia con l’acquisto di combustibili e materie prime da Paesi geopoliticamente complessi sia attraverso fornitura di energia da centrali nucleari costruite a pochi chilometri dai nostri confini. Oggi il contesto geopolitico e i mercati energetici dimostrano quanto sia urgente garantire autonomia e stabilità dei prezzi: la crisi russo-ucraina, le tensioni in Medio Oriente, le politiche commerciali aggressive. In questo scenario l’energia diventa non solo un bene imprescindibile ma uno strumento di geopolitica”.
“Le rinnovabili – ha aggiunto – sono fondamentali e vanno sviluppate. Ma chi dice che possano rappresentare da sole una soluzione dimentica che il nostro sistema energetico è già corto. Le rinnovabili, intermittenti, non dovrebbero solo sostituire le fonti fossili ma anche sostenere la crescita dei consumi guidati da data centre, mobilità elettrica ed elettrificazione residenziale. Per garantire stabilità della rete, sicurezza e continuità della fornitura serve affiancarle a un’altra fonte totalmente decarbonizzata ma programmabile: il nucleare. Come fonte stabile il nucleare potrà anzi favorire la penetrazione delle fonti rinnovabili in una formula complementare e non competitiva. Uno dei compiti di Nuclitalia sarà proprio analizzare i fabbisogni reali del sistema energetico italiano e identificare la tecnologia nucleare più adatta per soddisfarli”.