Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

[Lo scenario] Christopher Waller, membro della Fed, invita il mercato a non illudersi

L’aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve per tenere sotto controllo l’inflazione prosegue, anche dopo il report della scorsa settimana che ne ha segnalato il rallentamento a ottobre. Lo ha affermato il membro della Federal Reserve, Christopher Waller, puntualizzando che gli investitori hanno interpretato male il report se pensano che spingerà i banchieri della Fed a prendere in considerazione la possibilità di porre fine agli aumenti dei tassi di interesse.

«Il mercato sembra essersi fatto prendere la mano», ha dichiarato Waller. «Tutti dovrebbero fare un respiro profondo e calmarsi. Abbiamo ancora molta strada da fare». Gli investitori hanno accolto il report con la speranza che l’inflazione continui a diminuire. Waller ha affermato che la Fed vorrà vedere ulteriori prove di ciò prima di poter prendere in considerazione la possibilità di porre fine all’aumento dei tassi. Ciò è particolarmente vero dopo che, nel corso dell’ultimo anno, l’inflazione è sembrata rallentare per poi risalire.

«Nel momento in cui abbiamo detto che eravamo orientati verso un rallentamento, sapevamo che i mercati avrebbero fatto i salti di gioia», ha puntualizzato Waller. Le parole del presidente Jerome Powell su un punto finale più alto per i rialzi dei tassi hanno lo scopo di “far capire” che un rallentamento degli aumenti dei tassi non significa che la Fed sia più vicina a terminare il percorso di inasprimento, ha precisato il banchiere. Waller è infine preoccupato che le aspettative dei consumatori sull’inflazione futura possano adeguarsi rapidamente, spingendo le buste paga e i prezzi a salire di pari passo e lasciando ai banchieri centrali poco tempo per reagire. «Non si fa scoppiare un palloncino lentamente. Una volta che è partito, è partito», ha concluso il banchiere.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.