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[Lo scenario] L’inflazione farà aumentare anche il costo della polizza Rc Auto

Secondo quanto evidenziato dalla presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, il settore assicurativo ha dimostrato di essere molto forte nonostante il contesto economico e geopolitico difficile. Il Ramo Danni ha tenuto, mentre il Ramo Vita ha registrato un calo della produzione che dovrebbe protrarsi anche nel 4° trimestre. Quasi scontato un aumento dei premi Rc auto a causa dell’inflazione, dopo 10 anni di cali. Questo lo stato del settore presentato da Farina durante la 22esima edizione dell’Insurance Day organizzato da MF-Milano Finanza e trasmesso su Class Cnbc.

«Sono 10 anni che i premi Rc auto diminuiscono», ma a causa dell’aumento dei prezzi e il conseguente aumento del costo dei sinistri «dovremo affrontare una stagione nuova con un’inversione di tendenza dei prezzi», ha precisato Farina. Nel settore Rc auto, ha proseguito Farina, si andrà verso un aumento dei premi «a meno che non si riescano a fare le riforme necessarie per rendere tutto il sistema più sostenibile», come per esempio la revisione delle classi di merito e maggiori strumenti in chiave antifrode.

Parlando della risposta del settore alla congiuntura economica, influenzata dal conflitto in Ucraina, nei primi mesi dell’anno il comparto assicurativo ha dimostrato una “significativa” capacità di resistenza nonostante il peggioramento dello scenario economico-finanziario. Il settore vita ha visto un «rallentamento della nuova produzione già in questi primi mesi dell’anno e non ci aspettiamo un 4° trimestre migliore», ha sottolineato la presidente dell’Ania aggiungendo che fino a settembre la raccolta finanziaria netta del ramo vita è “rimasta positiva”, anche grazie alla “buona tenuta del settore”. Secondo gli ultimi dati dell’associazione, nei primi otto mesi dell’anno il Ramo Vita ha registrato un calo della nuova produzione del 12,9%.

I dati del ramo danni al 1° semestre evidenziano una raccolta superiore ai 20 miliardi. Nel settore danni si è registrata una «crescita significativa dei premi soprattutto nel comparto non-auto. È cresciuto il settore salute e quella casa. Ma questa crescita significativa non ha risolto il tema della sottoassicurazione che rende l’Italia più fragile». L’aumento del totale dei premi danni registrato alla fine del primo semestre è stato determinato, in particolare, dalla ripresa del comparto non-auto che ha registrato la variazione positiva più alta mai osservata (+11%). Mentre il ramo Rc Auto ha registrato un’ulteriore riduzione dei premi del 2%.

A proposito delle sfide del settore, «nel quadro attuale si rafforza la domanda di protezione da parte di cittadini e imprese. L’assicurazione è uno strumento indispensabile e il settore è chiamato a un ruolo più ampio e incisivo sul piano economico e sociale, per fornire risposte alle nuove esigenze, per rafforzare la resilienza e contribuendo allo stesso tempo a sostenere l’economia reale e a facilitare la transizione ecologica e digitale», ha messo in evidenza Farina.

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