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[Lo scenario] I target di spesa del Pnrr sono complessi, serve un intervento sulla governance

Gli obiettivi di spesa legati al Pnrr sono estremamente complessi da raggiungere entro fine anno, ma a partire da gennaio il governo intende intervenire sul fronte della governance e della semplificazione per accelerare sulla realizzazione del piano.

Lo ha detto, nel corso di un’audizione, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, spiegando che “siamo in una fase di verifica e attuazione che si sviluppa su 2 piani: il primo è un intervento immediato per il raggiungimento degli obiettivi al 31 dicembre che è una priorità per ottenere la rata da 19 mld.

Non è immaginabile non raggiungere il risultato”. Sul fronte della spesa, tuttavia, “e’ importante, senza alcun intento polemico, tener conto di alcuni aspetti: c’era una previsione iniziale al 31 dicembre per 42 mld, rivista a 33 mld, poi a 20 mld.

Temo che dalle previsioni su cui stiamo lavorando non sarà assolutamente raggiunto questo obiettivo.

È evidente che abbiamo di fronte obiettivi di spesa obiettivamente molto complessi e quindi vogliamo intervenire sul livello di governance e semplificazione”.

Fitto ha spiegato che l’orizzonte del governo è quello al 2026: “ci sono obiettivi che hanno urgenza al 31 dicembre, ma non sfuggirà che il nostro orizzonte temporale è il 2026, non possiamo concentrarci ogni volta sulla singola scadenza.

L’obiettivo è avere un orizzonte visuale che tiene dentro l’intera legislatura”. In questo ambito è fondamentale il rapporto con la Commissione Ue “con un costante confronto”. Il ministro ha sottolineato che “vogliamo rapidamente definire un quadro di riferimento” sul Pnrr che sarà “nel mese di gennaio, fra 15, 20 giorni al massimo.

Avvieremo un confronto, sulla base di una relazione dettagliata”. Il governo ha pensato a un “piano straordinario” per far fronte alla scadenza di fine 2022 ma il lavoro di questi giorni fa pensare che non ci saranno problemi per l’ottenimento della rata del Pnrr collegata alla scadenza: “l’obiettivo è di raggiungere questi risultati, spero che possano essere raggiunti a fine dicembre”.

Il ministro indica la volontà di intervenire “a livello di governance, di semplificazione e accelerazione: avevamo pensato di farlo per gli obiettivi al 31 dicembre, se il lavoro di queste ore proseguirà come spero e immagino probabilmente non sarà necessario farlo con la fretta di fine anno però a gennaio ci dovrò essere uno strumento che affronti queste questioni, per immaginare un percorso di accelerazione”.

Per quanto riguarda la possibilità di modifiche al Pnrr, Fitto spiega che “non è che se apportiamo delle modifiche compiamo un reato perché non è modificabile”. Bisogna “aprire un confronto per soluzioni adeguate”, conclude.

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