Ci sono buoni motivi per pensare che siamo a un passo dall’atteso giorno in cui un’intera procedura di Via sarà conclusa in un tempo brevissimo: appena 60 giorni (tempo minimo previsto dalla legge). Sta per accadere, è l’impressione diffusa fra noi della Commissione PNRR-PNIEC, in materia di rinnovabili. Su progetti, va detto, fatti molto bene. Completi, chiari, sviluppati dal proponente in modo responsabile, “giocando a carte scoperte”, senza tacere o tacersi nulla.
Quello che sta per accadere in materia di rinnovabili (cioè restare dentro tempistiche di Via rese variabilmente più brevi dalla normativa più recente) potrebbe accadere anche negli altri ambiti di cui si occupano le due Commissioni del Mite incaricate della valutazione di impatto ambientale: dalle infrastrutture fino, naturalmente, ai progetti che riguardano (s’intende, in coerenza e nel quadro degli indirizzi di politica energetica stabiliti da Governo e Parlamento, tempo per tempo) i fossili.
Perché questo possa accadere, le condizioni sono essenzialmente due: da un lato, anche in questo caso, progetti ben fatti; dall’altro lato, un rafforzamento della capacità operativa delle due Commissioni attraverso un loro potenziamento organizzativo.
Da quest’ultimo punto di vista, colgo l’occasione per una attestazione pubblica di apprezzamento per il Ministro Cingolani e il Governo, che – ascoltandoci – hanno inserito nel Decreto legge n. 17, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, una norma molto importante, che ci consente di risparmiare utili giorni senza che ciò vada a discapito dell’approfondimento delle valutazioni.
Aggiungo anche che identica attenzione stiamo ancora una volta trovando in Parlamento, durante i lavori di conversione del Decreto legge sostegni ter, su un emendamento che, se approvato, darebbe una spinta davvero importante al processo di potenziamento organizzativo delle due Commissioni, in modo da rendere il loro assetto sempre più adeguato allo sforzo – di un’intera comunità nazionale – di perseguimento di obiettivi annuali, dal lato energetico, dell’ordine di 8/10 GW.








