Tra il 2021 e il 2022, gli utili di Ferrero sono scesi a 751 milioni di euro. Il calo del 24% rispetto all’anno precedente, scrive MF-Milano Finanza, è stato frutto soprattutto della crescita dei costi per materie prime e altre forniture, passati da 4,8 a 5,7 miliardi (+17,3%).
Il dato emerge dal bilancio della capogruppo lussemburghese, Ferrero International, che aveva di recente annunciato un aumento dei ricavi del 11% a 14,3 miliardi (cui vanno aggiunti altri 2 miliardi incassati dalla holding dei biscotti belga Cth Invest). Il balzo in avanti del giro d’affari è stato però più che compensato dall’incremento delle spese, salite del 16,2% a 12,7 miliardi. In ascesa a 2,6 miliardi anche il costo del personale che al 31 agosto constava di 41.441 dipendenti (+8,2%).
Negli ultimi anni, del resto, Ferrero ha concluso 14 operazioni straordinarie che hanno irrobustito ricavi, organico e presenza internazionale del gruppo. Oggi la società genera circa due terzi del fatturato in Europa, ma nell’ultimo bilancio gli incassi al di fuori del Vecchio Continente sono aumentati del 21,4% grazie soprattutto alla trazione del mercato statunitense. Nel corso dell’esercizio 2021/22, intanto, Ferrero International ha completato l’acquisizione di Fulfill Nutrition, produttore di barrette vitaminiche e proteiche. Ha inoltre rilevato per 41,4 milioni la partecipazione del 29,7% nella spagnola Ice Cream Factory Comaker che ancora non era in suo possesso. Da ultimo, infine, Ferrero ha comprato a inizio febbraio 2023 l’azienda italiana Fresystem, specializzata nei prodotti per la colazione.








