La difficoltà di trovare lavoratori da inserire in azienda è un problema serio per le imprese artigiane: quasi il 60% delle assunzioni programmate nel settore è risultato difficile da reperire lo scorso anno.
Lo ha evidenziato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, intervenendo al seminario estivo della Fondazione Symbola in corso a Mantova.
“I dati di Unioncamere e Istituto Tagliacarne – ha spiegato Prete – evidenziano che il problema del mismatch per le imprese artigiane è superiore a quello medio, peraltro già elevatissimo, registrato per le aziende non artigiane sotto i 50 dipendenti (49,9%). Anche per questo, un’impresa artigiana su 4 fa ricorso a lavoratori extracomunitari”.
“L’impresa artigiana è peraltro un modello già esistente di integrazione: nel 2024 contiamo oltre 220 mila imprese del settore guidate da stranieri, il 17,8% del totale, in crescita del 25,2% rispetto a 10 anni fa”.
Gli artigiani sono anche campioni del Made in Italy, ha sottolineato Prete.
“Le imprese esportatrici artigiane sono quasi 22 mila. Di queste, il 63,6% esporta prodotti legati all’eccellenza italiana nel mondo – agroalimentare, abbigliamento, automotive, arredamento – con una forte concentrazione nel settore della moda, dove opera il 18,4% delle imprese artigiane esportatrici”.








