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Christine Lagarde (presidente Bce): «Ridurremo il volume complessivo dei suoi acquisti di titoli»

«La Bce ridurrà il volume complessivo dei suoi acquisti di titoli», invece di «alzare i tassi di interesse» che stanno spingendo l’inflazione. Questo è quanto afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde. «La conclusione degli acquisti netti è la precondizione per alzare i tassi, più avanti». 

Lagarde fa un paragone con il «fare una svolta mentre si guida una macchina. Nessuno lo fa in piena velocità, in quinta marcia, togli il piede dall’acceleratore e scali le marce progressivamente. È esattamente quello che stiamo facendo adesso. Non appena la velocità sarà giusta e la situazione lo consentirà» promette «svolteremo» dice in un’intervista alla testata tedesca Redaktionsnetzwerk Deutschland. Di nuovo frasi che in parte potrebbero essere interpretate come segnali rialzisti, in prospettiva futura, sui tassi ma a cui aggiunge anche messaggi di prudenza.

Il tutto mentre da giorni si è creata una certa confusione tra gli osservatori su quelle che sono le prospettive di politica monetaria della Bce, dopo che la settimana scorsa il comunicato apparentemente privo di variazioni rilevanti del Consiglio direttivo era stato seguito da una conferenza stampa apparentemente più restrittiva della stessa Lagarde (tenuto presente che questa incertezza potrebbe semplicemente riflettere il fatto che i policy maker Bce non sanno ancora esattamente cosa faranno).

«Il nostro compito è mantenere la stabilità dei prezzi. Se questa fosse a rischio, agiremmo» dice ancora Lagarde. «Ma dobbiamo chiederci quando è il momento giusto per farlo. Dobbiamo considerare che il pieno impatto di qualunque decision prima di 9-18 mesi». Peraltro, sui fattori che stanno spingendo al rialzo l’inflazione, cioè i rincari dell’energia e le strozzature nelle catene di approvvigionamento globali: «cosa ci può fare la Bce? Possiamo risolvere strozzature? Possiamo trasportare con tener abbassare i prezzi del petrolio o placare i conflitti geostrategici? No, non possiamo fare nulla di tutto questo».

E alzare i tassi «non riserverebbe nessuno dei problemi attuali. Al contrario: se avessimo agito troppo velocemente, la ripresa delle nostre economie avrebbe potuto essere molto più debole e l’occupazione avrebbe potuto essere danneggiata. Questo non avrebbe aiutato nessuno», dice. «L’inflazione resterà relativamente alta nei prossimi mesi. Tuttavia, sono fiduciosa che rientrerà nel corso dell’anno. Potrebbe rivelarsi più alta di quello che prevedevamo a dicembre» aggiunge la presidente della Bce «a marzo analizzeremo e valuteremo».

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