Da 5 a 12 euro a notte. È questa la tassa di soggiorno che i Comuni lombardi e veneti potranno applicare nel 2026, secondo le anticipazioni sul decreto collegato alla Legge di Bilancio.
Si parla di rincari che arrivano fino al 140% rispetto alle tariffe attuali. Una cifra che assume ancora più peso se consideriamo che molte città hanno già approvato revisioni al rialzo negli ultimi mesi. Per un turista straniero che decida di passare una settimana in Lombardia, il conto aggiuntivo potrebbe aggirarsi intorno ai 50-60 euro a persona, una voce di spesa che non è certo indifferente e che potrebbe orientare le scelte verso destinazioni più competitive.
Nei giorni scorsi infatti il Consiglio dei ministri ha approvato, nel decreto Anticipi, la proroga per l’anno prossimo delle misure incrementali dell’imposta di soggiorno.
Come si legge in un passaggio del comunicato finale del Cdm, il maggior gettito sarà destinato per il 70 per cento agli impieghi previsti e per il 30 per cento al bilancio statale, per incrementare le risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e del fondo per l’assistenza ai minori. Un passaggio che divide.
Secondo alcune stime, nel 2026 gli incassi relativi all’imposta di soggiorno potrebbero toccare quota 1 miliardo e 300 milioni: un vero tesoro che, considerando anche la continua corsa degli incassi.
In base al testo, nel quadro dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina, nelle more della revisione della fiscalità collegata al soggiorno temporaneo in strutture ricettive (la tassa di soggiorno), le misure incrementali possono essere applicate anche nell’anno 2026.
I Comuni capoluoghi di provincia, le unioni di Comuni e i Comuni di Lombardia e Veneto interessati da tali eventi possono dunque prevedere un incremento della tassa di soggiorno fino a cinque euro a notte.
Tra le altre disposizioni dell’articolo anche l’aumento di circa 44 milioni di euro delle risorse per le esigenze logistiche dell’evento.
Il provvedimento prevede inoltre un rifinanziamento delle spese in favore di Rfi per il 2025, incrementando i fondi per la manutenzione straordinaria.
Tra i rifinanziamenti in favore dei giovani, dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione e della formazione universitaria, anche l’incremento di 75,6 milioni di euro per il 2025 del Fondo di garanzia per la prima casa, per la concessione di garanzie, a prima richiesta, su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari.
Il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è invece incrementato di 3,5 milioni di euro per quest’anno.
Tra le norme della bozza anche quella che stanzia 110 milioni per il 2025 al ministero della Salute “per far fronte alle esigenze emerse nell’anno 2025, derivanti da impegni conseguenti a sentenze di condanna giudiziali e a transazioni”.
“La prospettiva di un aumento della tassa di soggiorno fino al 140% in Lombardia e Veneto è assolutamente da scongiurare”.
A dirlo i rappresentanti di Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto, Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto preoccupati per l’annunciata possibilità.
“Negli anni che hanno preceduto i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 – si legge in una nota congiunta dei 4 enti – il settore ricettivo si è impegnato a riqualificare le strutture e formare il personale per migliorare la propria offerta e, dunque, l’immagine delle Regioni e dell’intero Paese. Immagine evidentemente offuscata da questo provvedimento. I flussi turistici in crescita, destinati ad aumentare durante le gare olimpiche e paralimpiche devono essere resi strutturali grazie alla risonanza di un appuntamento così importante, e non utilizzati per ‘fare cassa. Non solo: un incremento fino al 140% arrecherebbe un danno al mercato interno, danneggiando in particolare i visitatori italiani’.