Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

La rivoluzione silenziosa del Sud nella corsa ai talenti digitali | L’intervento di Roberto Zarriello

La mappa dell’innovazione italiana sta cambiando, con il Sud che non è più soltanto una promessa, ma una realtà concreta dove formazione, occupazione tech e visione strategica si stanno saldando.

E se il futuro passa dall’intelligenza artificiale, Calabria e Puglia dimostrano ottime performance.

Per la prima volta, infatti, due regioni del Mezzogiorno superano la Lombardia per incidenza nella richiesta di competenze in Data Science.

A rivelarlo è l’“AI & Data Skill Report 2025”, il primo studio dell’Osservatorio sulle Competenze Emergenti di Data Masters, realizzato su oltre 18.000 annunci pubblicati su LinkedIn Italia nel primo trimestre dell’anno.

Il dato più sorprendente riguarda la Calabria che registra un notevole 27,2% di annunci su competenze in Data Science, seguita dalla Puglia con il 21,2%.

La media nazionale si ferma al 14,3%.

Numeri che, secondo il Report, rappresentano più di un semplice sorpasso e che parlano di un segnale di un’inversione di tendenza con il Sud Italia protagonista della trasformazione digitale.

“Ci troviamo di fronte a una trasformazione radicale, che richiede nuove strategie e soprattutto nuove competenze”, sottolinea Luigi Congedo, presidente e co-founder di Data Masters.

“Il nostro Osservatorio nasce proprio per anticipare e decifrare questi cambiamenti”.

Il report evidenzia come l’uso efficace del linguaggio di programmazione Python (7,2%) sia la competenza più richiesta, seguito da Machine Learning (6,1%), Deep Learning (3,2%) e MLOps (2,3%).

Emergono anche tecnologie più di nicchia, come LangChain e Agentic Applications (0,8%).

È la conferma che il mercato richiede sempre più professionisti aggiornati, pronti a muoversi tra framework e modelli avanzati.

Python è presente nel 12,3% degli annunci in Calabria e nell’11,9% in Puglia, contro il 7,2% nazionale.

Una crescita favorita da una fitta rete di poli universitari, startup, investimenti pubblici e privati.

“Il Sud si sta dimostrando capace di intercettare la domanda di innovazione, grazie anche a una formazione più mirata e al rafforzamento dell’ecosistema locale”, afferma Vincenzo Maritati, AI researcher e co-founder di Data Masters.

A fare la differenza non è solo l’area geografica, ma il livello di competenze.

Chi possiede skill avanzate guadagna di più.

La retribuzione annua lorda (RAL) media in Italia è di 44.729 euro.

Ma chi conosce PyTorch può arrivare a 50.896€, seguito da TensorFlow (49.952€), Computer Vision (48.313€) e Deep Learning (47.719€).

Tutte competenze che premiano anche in termini economici.

Questi dati raccontano un mercato che non cerca solo programmatori, ma esperti in grado di guidare e applicare l’intelligenza artificiale nei processi aziendali.

Sempre più aziende cercano profili capaci di fondere hard skill e soft skill: visione sistemica, comunicazione efficace, project management, capacità di integrare l’AI nel business.

Non basta conoscere il linguaggio delle macchine, serve saperlo tradurre per le persone.

“La figura più ambita? Quella del professionista ibrido – spiega Francesco Cipriani, CEO di Data Masters – capace di connettere la tecnologia ai bisogni concreti di aziende e clienti”.

In questo senso, il 66% degli annunci su Machine Learning e TensorFlow include anche la richiesta di problem solving, pensiero analitico e comunicazione strategica.

In Italia, solo il 33% degli occupati ha meno di 39 anni, a fronte di una media europea del 40% (fonte: Talents Venture su dati Eurostat).

Il dato fotografa un mercato che non riesce a valorizzare i giovani, complice il cosiddetto skill mismatch: le aziende cercano profili che non trovano, mentre molti laureati restano ai margini.

“Mancano oltre 1,3 milioni di lavoratori qualificati nel nostro sistema produttivo. – denuncia Cipriani – Formare non basta: bisogna farlo meglio, con strumenti capaci di anticipare le esigenze delle imprese”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.