“In Italia la povertà abitativa è quella più allarmante, l’aumento degli sfratti in tutto il Paese è drammatico”. Così Massimiliano Signifredi della comunità di Sant’Egidio, parlando dei dati Istat sulla povertà.
“Noi sappiamo quanto la povertà sia legata all’assenza della casa. Registriamo in grandi città un numero troppo alto di persone senza casa, i dati Istat contano che i ‘senza casa’ sono circa 96mila sul territorio nazionale e sono concentrati principalmente nelle grandi città”, continua.
“Non è possibile che in città come Roma e Milano o Treviso, al Nord, ci siano tantissime situazioni che si potrebbero intercettare, con alloggi temporanei e accoglienze notturne”, spiega Signifredi. “Con il sostegno della comunità siamo riusciti a creare alloggi di cohousing, dove più persone vivono insieme nello stesso alloggio e condividendo le spese vivono meglio perché, rimanendo a casa propria, riescono ad affrontare le spese quotidiane mettendo in comune le loro poche risorse”.
“Ogni anno, quando presentiamo i nostri dati sulla povertà e sulla solidarietà, di solito a dicembre, facciamo richieste più puntuali alle istituzioni. Lo scorso anno, in vista dell’anno giubilare, abbiamo parlato proprio del tema dell’emergenza abitativa, sfratti, perché ci sembrava che questo fosse stato un tema che non si era sufficientemente affrontato. C’erano delle risorse per abbellire le nostre città, in particolare Roma, con i soldi del Pnrr. Abbiamo chiesto di ampliare l’offerta. Qualcosa è stato fatto, almeno nel comune di Roma, recentemente si sono aperte delle case aperte solo la sera per i senza dimora”.
“Nel 2025, secondo le nostre stime provvisorie, mille persone sono state aiutate ad avere un’abitazione”.
Signifredi sottolinea che oltre ai senza fissa dimora, la comunità di Sant’Egidio ha sostenuto anche anziani, persone con disabilità e soggetti fragili “che altrimenti avrebbero dovuto rinunciare alla casa, sarebbero sfratti o avrebbero corso il rischio di finire in istituti”.
“A dicembre lanciamo sempre i nostri pranzi di Natale che è il coronamento della vicinanza di tutto l’anno per le persone fragili. Nel 2024, nelle nostre mense abbiamo distribuito 250mila pacchi alimentari e 120mila pasti”.
“Considerando che l’Italia non è un Paese particolarmente freddo, il fatto che ogni anno si contino i morti delle persone che vivono per la strada è una ferita enorme. Si va là dove è possibile con la rete di tutte le associazioni della comunità di Sant’Egidio: le risposte che vengono date ci mostrano che è possibile intervenire efficacemente anche su questo fenomeno”.