I progressi fatti in Europa e nell’area euro negli ultimi vent’anni sulla produttività sono stati nel complesso “deludenti”. Mentre ora il crescente divario tecnologico tra l’Europa e le altre economie avanzate, l’avanzare dei “nazionalismi economici” e “le minacce alla sicurezza territoriale rendono sempre più urgente aumentare la competitività”. Lo ha sostenuto Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce nel suo intervento a una conferenza organizzata dal governo tedesco.
Secondo Schnabel, le risposte date dall’Europa sulla crisi causata dalle restrizioni imposte a motivo del Covid e sulla guerra in Ucraina dimostrano che “certamente è capace di restare unita nelle situazioni difficili”.
E “per passare da inseguitori a capofila è necessario una dinamica positiva tra investimenti pubblici e privati, da una parte, e crescita della produttività dall’altra”. Secondo Schnabel la piena attuazione dei Pnrr e di Next Generation EU deve accompagnarsi dall’adozione di misure prioritarie per rafforzare la concorrenza, come ridurre la burocrazia e promuovere una ulteriore integrazione dei mercati delle merci, del lavoro e finanziari.
“Queste misure aiuterebbero a convogliare capitali e occupazione verso gli usi più produttivi e rimuoverebbero gli ostacoli che impediscono alle aziende giovani e più produttive di massimizzare il loro potenziale”, ha asserito.








