Un seminario online promosso dalla Regione Sicilia in collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (Ice) e Amazon, dal quale è emerso che, seppur in tempi di emergenza sanitaria, molte aziende sono riuscite ad avere dei vantaggi grazie alla Rete, con il commercio online. 
Al webinar è intervenuto anche il dirigente generale del  Dipartimento Attività produttive della Regione Siciliana, Carmelo  Frittitta, che ha mostrato le statistiche sviluppate insieme ad Invitalia relative alle imprese siciliane, per meglio inquadrare  la situazione nell’Isola. Sulle 333 imprese esaminate il 34% è risultato attivo nel digital export. Le restanti imprese, invece,  non presentano alcuna attività sul mercato digitale. Tra queste ultime il 40% ha mostrato una propensione ad avviare un’attività di questo tipo.   
Per quanto riguarda i settori più attivi nel digital export, in testa si trova la filiera dell’agribusiness seguita dal settore delle  costruzione e dal sistema moda. Per la maggioranza si tratta di  microimprese con meno di 9 dipendenti e fino a 2 milioni di euro  di fatturato. Frittitta si è anche soffermato sulle necessità delle imprese siciliane, facendo notare come le microimprese necessitano di  strumenti basilari per attivarsi nel settore del digital export,  di assistenza al marketing strategico e di approfondire le conoscenze sulla legislazione locale per vendere i propri prodotti  all’estero. 
Luigi Raffone dell’ufficio di coordinamento promozione del Made in  Italy dell’agenzia Ice ha illustrato, invece, i vantaggi dell’attivazione  di un account seller con Amazon. Questo consentirebbe all’impresa,  intenzionata a sottoscriverlo, lo sviluppo di un piano di marketing boost per la promozione del Made in Italy sul Marketplace di Amazon; il sostegno all’export digitale italiano  attraverso la promozione dei prodotti e per finire workshop congiunti per l’orientamento, l’informazione e la formazione delle  aziende.

 
								 
				 
								 
								 
								 
								







