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Il testa a testa col Giappone nell’export testimonia la nostra forza economica | L’analisi di Marco Fortis (Sole 24 Ore)

Nel primo semestre del 2024 l’Italia aveva superato il Giappone, piazzandosi per la prima volta nella storia contemporanea al quarto posto tra i maggiori esportatori mondiali, dietro i giganti Cina, Stati Uniti e Germania.

Il successivo rallentamento delle vendite estere del nostro Paese, dovuto principalmente all’implosione del commercio intracomunitario e alla crisi di Germania e Francia, nostri mercati primari, ha riportato nella seconda metà del 2024 e nel primo semestre del 2025 il Giappone nuovamente davanti all’Italia, ma soltanto di poco.

Ciò risulta dai dati appena aggiornati dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) che siamo in grado di anticipare. Infatti, nei primi sei mesi del 2025, Tokyo ha esportato merci per 360 miliardi di dollari, appena 7 miliardi di più dell’Italia, che segue a breve distanza con 353 miliardi. L’anno scorso, nei primi sei mesi, eravamo invece noi davanti al Giappone per 3 miliardi.

Ciò conferma che il nostro Paese è oggi in grado di esportare testa a testa con una nazione che è stata per anni il paradigma della competitività e della qualità totale e che ha una popolazione all’incirca doppia della nostra. Come abbiamo già evidenziato in precedenti articoli, escludendo gli autoveicoli, nel resto dei prodotti (che coprono circa il 192% del commercio mondiale) l’Italia è addirittura nettamente davanti al Giappone.

In attesa di capire come impatteranno i dazi imposti da Trump sui diversi Paesi del mondo, constatare che l’Italia è ormai un esportatore grosso modo equivalente al Giappone indubbiamente conforta, perché evidenzia i notevoli progressi messi in atto dal Made in Italy negli ultimi dieci anni. Progressi che risultano evidenti anche guardando la classifica dei maggiori esportatori (escludendo i Paesi Bassi e Hong Kong, i cui dati non sono significativi perché gonfiati dai transiti).

Infatti, nei primi sei mesi del 2015, dieci anni fa, l’Italia era all’ottavo posto, preceduta anche da Francia e Regno Unito, mentre adesso compete per il quarto posto con il Giappone. In termini di export, il Made in Italy sta andando anche un po’ meglio delle altre economie dell’Eurozona.

Infatti, nei primi sei mesi del 2025 le nostre esportazioni in valore espresse in dollari sono aumentate del 13,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, cioè di 11,4 miliardi di dollari. La Germania ha invece esportato soltanto 1,8 miliardi di dollari in più (+0,2%); la Francia appena 694 milioni in più (+0,2%). Da parte sua, la Corea del Sud, unico esportatore che potrebbe insidiare il nostro attuale quinto posto, ha fatto registrare una crescita zero delle sue esportazioni, perdendo terreno rispetto all’Italia.

Solo il Giappone è riuscito a migliorare significativamente la sua performance rispetto all’anno passato: +6,4%. Per questa ragione, mentre nel primo semestre del 2024 il Paese del Sol Levante era stato superato dall’Italia, ora torna leggermente davanti a noi.

Nei primi sei mesi del 2015 l’export italiano era stato inferiore a quello giapponese per ben 84 miliardi di dollari. Da allora la distanza è andata progressivamente riducendosi fino agli attuali 7 miliardi. Quest’anno l’Italia ha esportato di più del Giappone a gennaio e a maggio, il Giappone più di noi nei restanti mesi del primo semestre. In tutti i primi sei mesi del 2025, invece, l’export italiano è stato sempre più alto di quello della Corea del Sud, Paese che nei primi sei mesi del 2015 ci dava 39 miliardi di dollari di distacco, mentre ora è l’Italia davanti a Seul per 18 miliardi.

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