Vanno benissimo tutti i protocolli di sicurezza per gli artisti, le maestranze e il pubblico, ma mettere la mascherina agli attori mentre recitano, no. Parte da qui lo scontro tra il teatro, rappresentato da Francesco Giambrone, sovrintendente del Massimo di Palermo e presidente dell’associazione delle Fondazioni Liriche italiane (Anfols) e il Comitato Tecnico Scientifico che ha dato l’ok per la riapertura dei teatri, ma con gli attori che dovrebbero recitare con la mascherina chirurgica.
“Quello che a noi sta piรน a cuore รจ la salute di tutti, del pubblico cosรฌ come degli artisti e delle maestranze. Le Fondazioni liriche hanno l’urgenza di ripartire,ma vogliono farlo in sicurezza – premette Giambtone intervistato da ANSA – ma si tratta di regole che cosรฌ come sono certificano che l’opera lirica non si puรฒ fare. Se dovessero rimanere queste e se non ci sarร alternativa, รจ evidente che dovremo inventarci qualche altra cosa, ma ripetiamo quello che abbiamo detto dal primo giorno: i teatri hanno bisogno di misure chiare e di tempi certi. Abbiamo gli spettacoli programmati per i prossimi mesi, dobbiamo sapere cosa potremo fare e cosa no. E ci sono l’orchestra, il corpo di ballo, i cantanti che aspettano di sapere se potranno tornare al lavoro”.
Giambrone ha avuto un incontro con il ministro Franceschini e gli enti locali. Giabrone ha confermato che le associazioni dello spettacolo si sono impegnate a fornire nel giro di qualche giorno le loro proposte. “Ma si tratta di un lavoro che avevamo giร fatto nel protocollo che abbiamo presentato il 27 aprile al ministro Franceschini. In pratica riproporremo quella riflessione”.
Nel documento, sottoscritto da tutte le associazioni che compongono l’Agis, si chiedeva un calendario per le ripartenze che cominciasse dalle attivitร indoor e si ipotizzavano una serie di misure da rispettare sia per la gestione del pubblico (mascherine, termoscanner, gel, posti assegnati e distanziati) sia per la gestione degli artisti e delle maestranze. Per la lirica, cosรฌ come per tutti i cantanti e gli attori sul palco per i quali l’uso della mascherina รจ ritenuto impossibile, si immaginavano caso per caso
Il Festival di Ravenna, che dovrebbe essere il primo a partire (sarebbe previsto dal 3 giugno) ha anzi messo a punto un preciso protocollo di distanziamenti. Non manca nel documento dell’Agis anche una sottolineatura dei costi: “Perchรจ รจ chiaro – conclude Giambrone – che in questa fase i teatri si trovano a fare i conti con una caduta verticale dei ricavi e contemporanemente dovranno sostenere spese molto consistenti per attuare le misure di sicurezza”.








