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Il taglio della Ue che colpisce 770 mila aziende italiane | Lo scenario

Saranno oltre 770mila le aziende agricole italiane colpite dal taglio della Pac 2028-2034 con il passaggio al fondo unico tra politiche agricole e di coesione.

Inoltre, il taglio del 20% delle risorse per la Pac 2028-2034 riduce il peso dell’agricoltura al 14% del bilancio Ue, contro il 30-35% del passato.

La proposta di bilancio avanzata la scorsa settimana dalla Commissione europea, almeno per quanto riguarda i profondi cambiamenti che si intendono apportare alla Politica agricola comune, “genererà una perdita secca per le migliaia di imprese che ricevono sostegno, compresi gli investimenti, attraverso la Politica agricola comune (Pac). La misura avrà effetti potenzialmente disastrosi sulla produzione di cibo, la sicurezza alimentare e la spinta verso l’innovazione e la sostenibilità che in questi anni ha reso l’agricoltura italiana leader in Europa”.

È la stima elaborata da Coldiretti su dati Agea sugli effetti del piano di bilancio della Commissione Ue, diffusa in occasione dell’Assemblea nazionale che si svolge oggi a Roma alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo.

All’assemblea interverranno anche Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme, e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.

Meno agricoltura in Europa e in Italia significa aumentare le importazioni dall’estero, ed esporre i prezzi del cibo alle fluttuazioni dei mercati, con un impatto devastante sulle tasche dei cittadini, ricorda Coldiretti.

“La nostra mobilitazione continuerà per fermare questa deriva – sottolinea il segretario generale Gesmundo perché non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualità del cibo per destinarle al riarmo, mettendo a rischio anche la salute dei cittadini. Ci opponiamo a chi vuole marginalizzare l’agricoltura. E i numeri sono evidenti: il taglio del 20% della Pac 2028-2034, riduce il peso dell’agricoltura al 14% del bilancio Ue, contro il 30-35% del passato. Tutto questo rappresenta un colpo durissimo per un settore che garantisce salute ai cittadini attraverso il cibo sano”.

“Quella della presidente Von der Leyen è una scelta miope e pericolosa – denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini perché togliere risorse all’agricoltura per finanziare il riarmo mette a rischio la sicurezza alimentare e la pace in Europa. In un contesto segnato da guerre e tensioni globali, servono investimenti sul cibo, non carri armati. Mentre Cina e Stati Uniti investono singolarmente 1.400 miliardi in agricoltura, l’Europa taglia del 20% la Pac, scendendo da 386 a 302 miliardi. È un colpo mortale – conclude – per un settore che in Italia vale 707 miliardi e dà lavoro a 4 milioni di persone. Non ci rassegniamo: la nostra mobilitazione sarà permanente per difendere l’agricoltura europea dai tecnocrati che vogliono spegnerla”.

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