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[Esclusiva] Il segretario del Pd Nicola Zingaretti: «Rispettare le regole o torneremo in lockdown. Recovery Fund madre di tutte le riforme, per costruire il futuro e non tornare indietro»

«Per riprendere a vivere, c’è bisogno delle quattro precauzioni necessarie: distanziamento sociale, evitare assembramenti, mascherine e igiene delle mani e degli ambienti. Fino a quando non ci sarà il vaccino, tornare a vivere significa rispettare sempre queste regole. L’aumento delle ultime settimane significa che il virus esiste e non va sottovalutato». Esordisce così Nicola Zingaretti nel collegamento video in occasione della Giornata evento, organizzata dall’Osservatorio Economico e Sociale “Riparte l’Italia”, a Bologna.

Il Segretario del Pd, intervistato da Luca Telese, ha voluto ribadire l’importanza delle norme precauzionali, che saranno di fondamentale importanza per evitare di vivere un altro periodo come quello vissuto pochi mesi fa. Lui che è stato tra i primi esponenti politici a rimanere, in prima persona, colpito dal Covid-19.

«Dal covid ho capito che non si può scherzare, che si può avere paura ma che si può sconfiggere. L’economia non potrà vivere un altro ciclo come quello di marzo. Siamo stati bravissimi come italiani a capire il momento e in questi contesti siamo i più bravi di tutti».

A commento delle parole del Presidente del Consiglio Conte, Zingaretti ha ribadito il ruolo centrale della scuola, uno dei temi più delicati in questo periodo di ripartenza: «La scuola va tutelata non solo per quello che accade dentro l’edificio scolastico, ma attraverso il comportamento di tutte le 24 ore del giorno per evitare focolai». A proposito di questo ha annunciato l’introduzione, in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma, del “Test Saliva”, strumento alternativo al tradizionale tampone «che è molto più semplice e rapido e che testeremo soprattutto nelle scuole».

Il Presidente della Regione Lazio ha approvato la posizione di Conte sulla Scuola, non trascurando il tema delle Università.

«Gli studenti e le studentesse, i professori e il personale delle Scuole e delle Università stanno correndo gravi pericoli. E a loro dobbiamo grande rispetto. Penso agli studenti della prima generazione di neo immatricolati all’Università che non avrà l’opportunità, dopo aver fatto la Maturità da casa, di iniziare l’università come l’abbiamo fatta tutti noi. Dobbiamo rendere la vita non troppo distante da quella che è il diritto a vivere la bellezza sociale e didattica dell’Università».

Particolare attenzione anche alla categoria della popolazione più sensibile, quella degli over 60: «Vorrei fare un appello: tutti gli Over 60, quest’anno, facciano il vaccino influenzale. Nella mia Regione, forse con eccesso di zelo in attesa del parere del Consiglio di Stato, l’ho messo come obbligatorio. Ma avere un modo per evitare ricoveri inappropriati, in modo da capire diagnosi precoce sul Covid, è molto importante. Io capii di avere il covid alle prime linee di febbre, perché ero vaccinato».

Sulla situazione relativa alla stabilità del Governo, il segretario del PD denota una maggiore coesione e forza, premiata poi negli ultimi mesi anche dagli italiani alle Elezioni. Ma è sul Recovery Fund che Zingaretti ha voluto marcare l’importanza di una sfida da vincere a tutti i costi.

«Il Recovery Fund, che mi piace chiamare Next Generation Eu, è la madre di tutte le prove. Noi non dobbiamo ricostruire l’Italia che c’era, quel sistema Paese non funzionava, ma abbiamo oltre 250 mld di euro per fare ciò che per anni abbiamo chiesto».

Foto by Giuseppe Terrigno

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