“Dimentichiamo la Brexit. Il Regno Unito sta tornando e l’Unione europea ha messo da parte la voglia di fare pagare a Londra la rottura del 2016.”
Così Danilo Taino sul Corriere della Sera sottolineando che, “naturalmente, non si tratta del rientro britannico nei palazzi di Bruxelles. Non sarà nemmeno amore. Ma forse si tratta di un più solido pragmatismo a cui Donald Trump costringe le due sponde della Manica. La ripresa di un rapporto forte tra Ue e Gran Bretagna è uno dei primi effetti della nuova realtà transatlantica. Il presidente francese Emmanuel Macron ha già incontrato Trump alla Casa Bianca, due giorni fa.
Oggi sarà la volta di Keir Starmer, il primo ministro britannico. Si tratta dei leader dei due Paesi europei con gli eserciti più rilevanti, oltre che potenze nucleari. Assieme, si sono detti disposti a mandare proprie truppe in Ucraina una volta raggiunta una tregua.
Nessuno sa come, con quale mandato, ma l’impegno preso da Londra e Parigi” – osserva l’editorialista – “parla a Washington, dice all’Amministrazione americana che l’Europa si sta muovendo nella direzione favorita dallo stesso Trump: si impegna nella difesa dell’Ucraina e, in fondo, di sé stessa. Tanto i governi europei quanto quello britannico sanno che, da soli, al momento non sono in condizione di garantire la sicurezza all’Ucraina e al continente, data l’aggressività della Russia di Putin.
Almeno per un periodo non breve, dovranno contare sul sostegno degli Stati Uniti. In questo passaggio in cui servono politiche nuove e non scontate, il contributo britannico alla Ue potrebbe essere rilevante anche dal punto di vista dell’economia. Da almeno due decenni il continente sta perdendo competitività rispetto agli Stati Uniti e ad altre aree del mondo e i suoi tassi di crescita sono in calo. Dalla Brexit in poi, a Bruxelles è venuta a mancare la spinta liberale in economia che storicamente era stata portata dalla Gran Bretagna, con il risultato che ha prevalso la tendenza a imporre più regole e ad accrescere l’intervento degli Stati e della Commissione nel mondo del business.”
Il «rientro» della Gran Bretagna è appena iniziato. È indicativo della nuova realtà del mondo plasmata da Donald Trump: l’Europa di prima” – conclude – “prosperata sotto l’ombrello della difesa americana, non c’è più. La Brexit è il passato: il riavvicinamento di Londra dice che ora, anche in Europa, tutto può e deve cambiare.”








