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Il gruppo statale cinese di auto nel 2026 vuole vendere 80mila auto in Europa, fino a 9.500 in Italia | L’analisi

Dongfeng, il gruppo statale cinese di auto, punta a crescere in Europa con l’obiettivo di triplicare le vendite nel 2026 a quota 80mila unità rispetto alle 25/30mila di quest’anno.

In Italia il gruppo prevede di vendere dalle 7.500 alle 9mila auto. Sono gli obiettivi annunciati a Torino durante la presentazione della gamma che da inizio 2026 potrà contare su oltre 15 modelli di tre brand: Dongfeng, Voyah e M-Hero.

La gamma spazierà dalle citycar ai suv estremi, passando per monovolumi e furgoni, con tutte le motorizzazioni: elettriche, range extender (Reev), plug-in con autonomie fino a 1.500 km, ibride e benzina. I prezzi vanno da 17mila a 200mila euro per il top di gamma, l’M-Hero 817, un suv elettrico da mille cavalli.

“Siamo una squadra di 1.200 persone. Abbiamo fiducia nelle nostre capacità, puntiamo a conquistare il mercato europeo. Per noi non ci sono vacanze o domeniche, lavoriamo sempre, il telefono può squillare in qualunque momento. Ma siamo maratoneti, non sprinter”, ha detto Xie Qian, capo Europa di Dongfeng.

“In Italia e in Europa vogliamo diventare quello che già siamo in Cina: leader di mercato. Abbiamo una gamma in grado di soddisfare le esigenze di qualunque cliente per prezzo e alimentazioni”, ha detto il Coo di Dongfeng Italia Massimiliano Alesi.

Per quanto riguarda le alimentazioni, “siamo convinti che l’elettrico sia il futuro, in Cina è già al 60%. Ma in Europa abbiamo dazi sui nostri modelli Bev del 30,7%. Inoltre la domanda è più frammentata, per questo ci vuole una strategia diversificata. Il termico (Ice) ha ancora spazio in Italia dove pesa per il 20%, ma anche in Polonia e nei paesi dell’Europa dell’Est. Per questo abbiamo deciso di introdurlo in gamma. Vediamo anche spazio per le plug-in che è il segmento che sta crescendo di più”, ha detto Xie.

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