Lo scandalo albanese è uno scandalo che non c’è – afferma Claudio Cerasa sul Foglio, commentando l’apertura dei centri di accoglienza italiani in Albania.
Ed è uno scandalo così poco scandaloso – aggiunge – da aver incuriosito in modo scandaloso molti leader europei, e non solo a destra.
Ieri Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, nella lettera inviata ai leader dell’Unione europea in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre, ha utilizzato parole soft sul tema del modello Albania.
Il Pse, ieri, ha scelto di venire incontro alla posizione del Pd, molto critico con Meloni per la scelta dell’esternalizzazione in Albania, ma nel farlo ha comunque dato uno schiaffetto al Pd.
La capogruppo dei socialisti e democratici Iratxe García Pérez, spagnola, ha detto che “i Socialisti e Democratici sono contrari alla creazione di hub di rimpatrio e a qualsiasi forma di esternalizzazione della politica di asilo”.
Ma poi ha aggiunto: “Per decenni, abbiamo chiesto un approccio olistico alle sfide migratorie e dopo otto anni di negoziati, finalmente, lo scorso maggio è stato adottato il Nuovo patto sull’asilo e la migrazione”.
Problema: il Pd ha votato contro questo patto, che il Pse dice di essere quello giusto su cui misurare le ambizioni dell’Europa, mentre ad aver votato sì, in Italia, sono scandalosamente i nemici del Pse, ovvero Fratelli d’Italia e Forza Italia.
A proposito di scandali, poi, se ci si guarda in giro per l’Europa si scoprirà facilmente che le sinistre che si trovano al governo hanno spesso sull’immigrazione un approccio molto diverso dalle sinistre, come quella italiana, che si trovano all’opposizione.
Keir Starmer, leader laburista inglese, ha detto a Giorgia Meloni che le esternalizzazioni modello Albania meritano di essere studiate.
Lo stesso ha fatto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, socialdemocratico, progressista.
Ci si chiederà perché mai molti paesi europei osservano con curiosità e interesse il modello italiano?
Da una parte c’è una questione anche qui tecnica spiegata mesi fa da Sabino Cassese sul nostro giornale: “La finalità del modello albanese mi pare quella di potenziamento della capacità amministrativa, e principalmente di evitare movimenti secondari, ciò che farà felici i paesi che sono destinatari dei movimenti secondari, in particolare Germania e Francia.
Da questo punto di vista, mi sembra un accordo utile”.
Dall’altra parte c’è invece un tema di carattere politico: se vuoi salvare i confini interni dell’Europa ed evitare che siano gli Orbán a dettare l’agenda sull’immigrazione devi trovare un modo non solo per redistribuire i migranti che arrivano (Patto sull’asilo e migrazione) ma anche per provare a governare i confini esterni dell’Europa.








