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[Il documento integrale] Subappalto libero, lotta all’inerzia dei burocrati, deroghe al Codice Appalti. E una super commissione per blindare le opere del PNRR. Il decreto semplificazioni del Governo Draghi è un bazooka per far tornare l’Italia a correre

DL-SEMPLIFICAZIONI-21-maggio

Scompare il limite massimo di subappalto del 40 per cento. Lotta all’inerzia burocratica con poteri sostitutivi. Le opere per la transizione green vengono considerate utili e indifferibili, proroga di 5 anni per deroghe al codice degli appalti. Superbonus anche per il cablaggio della fibra ottica, per gli alberghi e le pensioni turistiche. Nasce una sovrintendenza speciale per gli interventi del PNRR presso il ministero della Cultura. E una super commissione di esperti per la valutazione di impatto ambientale delle opere del Recovery.

Questo è solo un assaggio del bazooka del governo Draghi scagliato contro le inerzie della pubblica amministrazione e contenuto nella bozza del Decreto Semplificazioni che la prossima settimana andrà in approvazione.

Una bozza che l’Osservatorio Riparte l’Italia è in grado di pubblicare integralmente.

Ecco una sintesi dei punti salienti del documento ancora in fase di discussione e limatura, ma incardinato nella sostanza. E forte, molto forte e discontinuo con il passato, rispetto le scelte di fondo.

Silenzio assenso

“Il rafforzamento della disciplina del silenzio assenso e della perentorietà dei termini entro i quali le amministrazioni devono rispondere attraverso modifiche alla Legge 241 del 90 con l’obiettivo di velocizzare i procedimenti amministrativi” è una delle novità. 

“Nei casi in cui il silenzio dell’amministrazione equivale a provvedimento di accoglimento” si legge “fermi restando gli effetti comunque intervenuti del silenzio assenso l’amministrazione è tenuta, su richiesta del privato, a rilasciare in via telematica, un’attestazione dell’intervenuto accoglimento della domanda”. Inoltre, “decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta l’attestazione è sostituita da una dichiarazione del privato”. 

5 anni di proroga alle deroghe per il Codice Appalti

“Le deroghe al Codice degli appalti previste nel decreto del 16 luglio 2020 vengono prorogate di 5 anni ma con una modifica alle soglie per i contratti senza gara. E’ quanto si legge in una bozza del dl Semplificazioni. La soglia per i contratti senza gara di servizi e forniture sale così da 75 mila euro a 139 mila euro mentre l’affidamento dei lavori sarà sottoposto a procedura negoziata senza bando per i contratti di importo compreso tra i 150 mila euro e un milione di euro. Per gli appalti per le opere “di importo pari o superiore a un milione di euro” verranno consultati “almeno dieci operatori”. 

Subappalto libero: scompare soglia 40% 

Subappalto senza soglia nella bozza, ancora provvisoria, del decreto Semplificazioni. L’attuale limite del 40% – introdotto come deroga al Codice degli appalti e in vigore per tutto il 2021 – scompare per lasciare spazio ad una dicitura più generica sulla cessione totale dei lavori: “il contratto non può essere ceduto”, recita la norma ricalcando fin qui il vecchio codice e “non può essere affidata a terzi – questa la novità – l’integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto”. La soglia è abrogata anche per gli appalti specialistici “di notevole contenuto tecnologico”. 

Burocrati commissariati in caso di inerzia

“L’organo di governo individua un soggetto nell’ambito delle figure apicali dell’amministrazione o un’unità organizzativa cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia”. 

“Decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento o quello superiore” (non più di trenta giorni per l’acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualita’ non attestati in documenti gia’ in possesso dell’amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni) “il responsabile o l’unità organizzativa d’ufficio o su richiesta dell’interessato, esercita il potere sostitutivo e, entro un termine pari alla metà di quello originariamente previsto, conclude il procedimento attraverso le strutture competenti o con la nomina di un commissario”. 

Superbonus per alberghi e pensioni

Il superbonus al 110% anche per “gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2”, ossia per la categoria in cui rientrano gli alberghi e pensioni (con fine di lucro). 

Lotta all’inerzia nell’edilizia scolastica

“Per gli interventi di nuova costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico ed educativo da realizzare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza il Ministero dell’istruzione predispone linee guida tecniche suddivise in base alle principali tipologie di interventi autorizzati con le quali individua anche i termini che gli enti locali rispettano per la progettazione, l’affidamento, l’esecuzione ed il collaudo dei lavori, tenendo conto delle regole di monitoraggio e delle tempistiche definite dai regolamenti europei in materia”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto Semplificazioni, ancora oggetto di confronto.

“In caso di inerzia degli enti locali beneficiari rilevata a seguito di attivita’ di monitoraggio, al fine di rispettare le tempistiche e le condizioni poste dal Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 – prosegue la bozza -, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, e di assicurare il diritto allo studio in ambienti sicuri e adeguati, il Ministero dell’istruzione, previa diffida ad adempiere nel termine di 30 giorni, puo’ sostituirsi all’ente locale beneficiario nell’espletamento delle procedure per la progettazione e per l’affidamento dei lavori, nonche’ in tutte le attivita’ legate all’esecuzione ed al collaudo degli interventi”. 

Appalto integrato a massimo ribasso

Torna il cosiddetto ‘appalto integrato’, in cui progettazione ed esecuzione dei lavori possono essere oggetto della stessa gara e quindi affidati allo stesso aggiudicatario. Per le opere del Recovery viene infatti abrogato il divieto di affidamento congiunto previsto dal Codice degli appalti. “L’aggiudicazione – si legge inoltre – può avvenire sulla base del criterio del prezzo più basso”. 

La Super Commissione per l’impatto ambientale del PNRR

“Per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale di competenza statale dei progetti ricompresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di quelli finanziati a valere sul fondo complementare nonché dei progetti attuativi del PNIEC individuati nell’Allegato I-bis del presente decreto, è istituita la Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, posta alle dipendenze funzionali del Ministero della transizione ecologica, e formata da un numero massimo di quaranta unità, in possesso di laurea specialistica o magistrale ovvero del diploma di laurea, con almeno cinque anni di esperienza professionale e con competenze adeguate alla valutazione tecnica, ambientale e paesaggistica dei predetti progetti, individuate in base all’articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, tra il personale di ruolo delle amministrazioni statali e regionali, del CNR, del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente di cui alla legge 28 giugno 2016, n. 132, dell’ENEA e dell’ISS, secondo le modalità di cui al comma 2, secondo periodo.

I componenti nominati nella Commissione Tecnica PNRR-PNIEC svolgono tale attività a tempo pieno e non possono far parte della Commissione di cui al comma 1 del presente articolo. Nella nomina dei membri è garantito il rispetto dell’equilibrio di genere.

I componenti della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC sono nominati con decreto del Ministro della transizione ecologica entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione. I componenti della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC restano in carica cinque anni e sono rinnovabili per una sola volta. Ai commissari spetta una indennità aggiuntiva definita con le modalità di cui al comma 5, esclusivamente in ragione dei compiti istruttori effettivamente svolti e solo a seguito dell’adozione del relativo provvedimento finale. Alle riunioni della commissione partecipa, con diritto di voto, anche un rappresentante del Ministero della cultura.

Per lo svolgimento delle istruttorie tecniche la Commissione si avvale, tramite appositi protocolli d’intesa, del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente a norma della legge 28 giugno 2016, n. 132, e degli altri enti pubblici di ricerca. Per i procedimenti per i quali sia riconosciuto da specifiche disposizioni o intese un concorrente interesse regionale, all’attività istruttoria partecipa, senza diritto di voto, un esperto designato dalle Regioni e dalle Province autonome interessate, individuato tra i soggetti in possesso di adeguata professionalità ed esperienza nel settore della valutazione dell’impatto ambientale e del diritto ambientale”. 

Task force cultura

Una Soprintendenza speciale per il Pnrr e per ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Pnrr. 

“Al fine di assicurare la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi del Pnrr, presso il ministero della cultura – si legge nella bozza del provvedimento – è istituita la Soprintendenza speciale per il Pnrr, ufficio di livello dirigenziale generale straordinario operativo fino al 31 dicembre 2026”. La Soprintendenza speciale, si legge ancora, “svolge le funzioni di tutela dei beni culturali e paesaggistici nei casi in cui tali beni siano interessati dagli interventi previsti dal Pnrr sottoposti a Via in sede statale oppure rientrino nella competenza territoriale di almeno due uffici periferici del Ministero. La Soprintendenza speciale opera anche avvalendosi, per l’attività istruttoria, delle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio. In caso di necessità e per assicurare la tempestiva attuazione del Pnrr, la Soprintendenza speciale può esercitare, con riguardo a ulteriori interventi strategici del Pnrr, i poteri di avocazione e sostituzione nei confronti delle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio”.

Le funzioni di Direttore della Soprintendenza speciale, si legge ancora, “sono svolte dal Direttore della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero, al quale spetta la retribuzione prevista dalla contrattazione collettiva nazionale per gli incarichi dirigenziali ad interim. Presso la Soprintendenza speciale è costituita una segreteria tecnica composta, oltre che da personale di ruolo del Ministero, da un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale” per la durata massima di trentasei mesi, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa di 750.000 euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023. Gli oneri derivanti dal presente articolo sono pari a 875.000 euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 e pari a 125.000 per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. 

L’imperativo è correre

Tagliare i tempi per le autorizzazioni, snellire la burocrazia, accelerare la transizione digitale della pubblica amministrazione e gli appalti: è “correre” l’imperativo del governo che con il nuovo decreto Semplificazioni deve dimostrare a Bruxelles che l’Italia questa volta sarà capace di spendere tutti gli oltre 200 miliardi del Recovery. 

Le proteste della Cgil

Ma ancora prima di vedere la luce le nuove corsie preferenziali per le opere del Piano di ripresa e resilienza già mettono in allarme i sindacati che, dice Maurizio Landini, sono pronti anche allo sciopero. A preoccupare le organizzazioni dei lavoratori, Cgil in testa, sono le nuove regole per gli appalti che filtrano dalle prime bozze del decreto, che dovrebbe essere approvato la prossima settimana insieme alla governance del Recovery e al decreto sul reclutamento nella P.a. che, come ha annunciato il ministro Renato Brunetta, dovrebbe introdurre una piattaforma unica da cui selezionare tecnici esperti delle varie materie, senza concorso ma confrontando i curriculum, sul modello “Linkedin”. 

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