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Il costo sociale degli strumenti di pagamento è in calo | Il rapporto della Banca d’Italia

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La Banca d’Italia pubblica il terzo rapporto sul costo degli strumenti di pagamento in Italia.

L’indagine è stata svolta nel 2023 nell’ambito del Comitato Pagamenti Italia (con dati del 2022).

I risultati fotografano le condizioni di efficienza del mercato italiano dei servizi di pagamento, anche nel confronto con le precedenti rilevazioni condotte nel 2012 e nel 2020.

Oggetto dell’indagine sono i principali strumenti di pagamento: contanti, assegni, bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento.

L’indagine ha coinvolto un campione di attori rappresentativo dell’offerta (banche e altri prestatori di servizi) e della domanda (imprese ed esercizi commerciali) di servizi di pagamento.

Per ciascuno strumento di pagamento vengono analizzati i costi sostenuti dalla collettività nel suo complesso (costo sociale) e dai singoli attori (costo privato).

Rispetto all’ultima indagine il costo sociale per l’offerta e l’accettazione del complesso degli strumenti di pagamento si è ridotto di dodici punti base, attestandosi a 11,6 miliardi, pari allo 0,61% del Pil.

Nello stesso periodo, anche il costo privato medio di offerta per operazione di pagamento è diminuito, passando da 1,01 a 0,62 euro, per effetto delle forti economie di scala realizzate a fronte di una consistente crescita delle operazioni di pagamento digitali e dei processi di innovazione e di razionalizzazione.

Alla flessione dei costi unitari di offerta ha anche contribuito la progressiva sostituzione di operazioni tradizionali (operazioni allo sportello fisico) con quelle effettuate attraverso canali telematici o digitali (home/mobile banking), la cui quota sul totale è salita a oltre il 93% (da 83% nel 2016 ed era al 74% nel 2009).

Guardando ai costi per l’offerta dei singoli servizi di pagamento da parte di banche e altri prestatori di servizi, l’addebito diretto si conferma lo strumento meno costoso (0,19 euro per transazione), seguito dalle carte (debito, credito, prepagate) di pagamento (0,46 euro) e dai bonifici (0,70 euro).

Il costo per operazione con bonifico istantaneo (0,66 euro) è più elevato di quello tradizionale online (0,45 euro), ma entrambi sono molto meno costosi del bonifico effettuato presso la rete degli sportelli (2,11 euro).

Particolarmente elevati risultano i costi unitari dei prelievi/versamenti di contante e degli assegni processati, pari a 2,44 e 5,28 euro, rispettivamente.

Le economie dal lato dell’offerta si sono riflesse anche in una significativa riduzione dei costi privati di accettazione dei servizi di pagamento presso imprese ed esercenti commerciali rispetto alle precedenti indagini, soprattutto per quanto riguarda gli incassi tramite addebiti diretti e carte di pagamento.

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