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Alberto Negri

Alberto Negri, Milano 1956, è giornalista professionista dal 1982. 

Laureato in Scienze Politiche, dal 1991 al 1983 è stato ricercatore all’Ispi di Milano (Istituto di Studi di Politica Internazionale) e redattore della rivista settimanale Relazioni Internazionali. Come inviato di guerra ha seguito sul campo tutti i maggiori eventi bellici e politici degli ultimi 35 anni.

Ha lavorato negli anni Ottanta per il Corriere della Sera, Il Giornale, Italia Oggi, dal 1987 al 2017 è stato inviato del Sole 24 Ore. Specializzato nell’area Medio Oriente, Asia centrale, Africa e Balcani.

E’ autore di alcuni libri tra cui “Il Turbante e la Corona- Iran trent’anni dopo” edizioni Marco Tropea uscito nel 2009 e “Il musulmano errante – Storia degli alauiti e dei segreti del Medio Oriente” – Rosenberg & Sellier (2017) che ha

ricevuto il premio Capalbio 2017 per la saggistica internazionale.

Nel 2007 ha ricevuto il premio nazionale sul reportage di guerra “Antonio Russo”

nel 2009 il premio internazionale Maria Grazia Cutuli,

nel 2011 il premio Città di Viareggio per i reportage sulle rivolte arabe

nel 2014 il premio Colombe per la pace

nel 2015 il premio Cutuli città di Foggia.

Nel 2016 ha ricevuto il premio Guidarello a Ravenna per il giornalismo d’autore.

Nel 2017 il premio Globo per il giornalismo dalla città di Cagliari

Nel 2017 il premio Capalbio di saggistica.

Nel 2014 insieme al regista Italo Spinelli ha realizzato il lungometraggio “Terre d’Islam. Storia delle rivolte arabe” (prodotto da Barter e Istituto Luce, durata: 85 minuti).

Ha insegnato negli ultimi anni relazioni internazionali, storia del Medio Oriente contemporaneo e giornalismo ai master del Sole 24 Ore, alla Luiss, alla scuola di giornalismo Lelio Basso, tenuto numerose conferenze alle Università di Roma (Sapienza e Roma Tre), Milano (Statale) e Parma. E’ consigliere dell’Ispi, Istituto di Studi di Politica Internazionale di Milano.

I reportage

Ha cominciato a 24 anni, viaggiando in Iran nel 1980, un anno dopo la rivoluzione, ha poi seguito la guerra civile in Libano, la guerra Iran-Iraq negli anni Ottanta, l’Afghanistan, la prima guerra del Golfo nel 1990-91, la guerre civili in Somalia, Mozambico, Angola, Algeria (1992 -2000) Kurdistan (1991-2017), oltre a Eritrea, Etiopia, Senegal e Mali, la liberazione di Mandela in Sudafrica e la fine dell’apartheid.

Nella ex Jugoslavia è stato all’assedio di Sarajevo, alla guerra in Croazia, nelle Krajine, ha coperto il conflitto in Kosovo nel ’99, le rivolte in Albania, l’arresto e la caduta di Milosevic. Ha viaggiato per lavoro in America Latina, Asia centrale ed Estremo Oriente (Uzbekistan, Tagikistan, Cambogia, Vietnam, Laos)

Negli anni Duemila ha seguito la guerra in Afghanistan, prima e dopo l’11 settembre (1994-2015), la guerra in Iraq dal 2003 con la caduta di Saddam fino al ritiro americano. Nel 2014 era sul fronte con l’Isis a Makhmur e poi nel 2016 all’assedio di Mosul.

Nel 2011 ha assistito sul campo alla fine di tre autocrati: Ben Alì, Mubarak, Gheddafi. Ha quindi coperto la guerra civile in Siria dall’inizio con servizi da Aleppo e Kobane (2011-2017). Seguendo poi gli sviluppi del conflitto dell’Iraq nel Kurdistan turco e iracheno. Negli ultimi 25 anni ha scritto numerosi reportage sulla Turchia fino al colpo di stato del 15 luglio 2016 dove è arrivato in ritardo, all’alba del 16 luglio, quando un carro attrezzi trascinava via dall’aeroporto l’ultimo tank dei golpisti. 

Nel 2017 ha effettuato alcuni reportage in Turchia sul referendum presidenziale e i curdi e coperto le elezioni presidenziali in Iran. Per il Sole 24 Ore ha realizzato reportage e analisi su gas, petrolio e rotte dell’energia, oltre che numerosi articoli di economia e finanza internazionale su Medio Oriente, Africa, Balcani, Asia centrale.

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