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I dazi Usa mettono a rischio il fatturato del comparto artigiano | L’allarme di Cna agroalimentare

“L’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump sarebbe un duro colpo per il settore agroalimentare italiano, in particolare per i prodotti artigianali, già caratterizzati da costi di produzione più elevati e da una posizione di svantaggio competitivo rispetto ai prodotti industriali”.

È quanto lamenta CNA agroalimentare, sottolineando che la politica protezionista penalizza fortemente il vero Made in Italy, che si fonda sulla qualità e sulla tradizione delle lavorazioni artigianali, mettendo a rischio il fatturato di molte piccole e medie imprese del settore.

L’export italiano verso gli Usa rappresenta “un mercato chiave per il settore agroalimentare”, prosegue l’associazione.

“Gli Stati Uniti sono tra i principali importatori di prodotti alimentari italiani, con un valore che supera i 5 miliardi di euro l’anno. Tra i prodotti maggiormente colpiti dalle nuove tariffe figurano: pasta e conserve di pomodoro; vino; formaggi dop e salumi; olio extravergine d’oliva”.

“Di fronte a questa sfida è fondamentale diversificare i mercati di sbocco, rafforzando la presenza nei paesi europei e potenziando la domanda interna”, afferma la presidente di CNA agroalimentare Francesca Pedrini.

“Chiediamo a gran voce politiche di sostegno mirate e urgenti sia a livello di Unione Europea che di governo nazionale per mitigare gli effetti dei dazi americani. Inoltre, l’educazione dei consumatori a riconoscere il valore dei prodotti artigianali italiani resta una leva importante per mantenere alta la domanda, anche a fronte di costi più elevati”, conclude Pedrini.

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