Sugli investimenti in alta tecnologia, “il ritardo in Europa c’è ma abbiamo anche il capitale, i sistemi bancari che possono permettersi l’assunzione di qualche rischio, abbiamo i talenti perché dalle università europee escono persone con grandissime capacità. Le precondizioni ci sono”.
Lo ha detto Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, durante la presentazione della ricerca indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani nel 2025.
Colmare il gap con gli investimenti della Cina in high tech “è un compito arduo per l’Europa ma non per questo non deve essere accettata la sfida. Gli investimenti cinesi in alta tecnologia e intelligenza artificiale sono molto importanti però l’Europa deve anche decidere. Vogliamo essere solo users, utenti di tutto quello che porta l’innovazione? Al limite avendo la capacità di decidere se comprare americano o cinese mettendoli in concorrenza?” “Sarebbe una strategia perdente”, ha concluso De Felice.








