Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Giuseppe Recchi, presidente società Stretto di Messina: “Per costruire le infrastrutture servono investimenti e un miglior coordinamento tra le autorità appaltanti e di controllo”

Per costruire le infrastrutture necessarie al nostro Paese in tutti i settori (idrico, trasporti, energia) servono investimenti, un miglior coordinamento tra autorità appaltanti, di controllo e operatori e infine le capacità tecniche di eseguirle.

In Italia, a parte pochissime eccezioni, non abbiamo più grandi imprese perché le condizioni di mercato stabilite nel nostro Paese non ne hanno permesso la sopravvivenza”.

Così, Giuseppe Recchi, Presidente della società Stretto di Messina, parlando sullo stato delle infrastrutture in Italia a margine dell’evento di celebrazione per i 25 anni di Acciona in Italia.

È necessaria una programmazione delle opere pubbliche con una previsione delle esigenze a medio/lungo termine, ed è urgente che si sviluppi la possibilità di finanziare progetti con forme di finanziamento privato in rapporti di concessione, altrimenti rimarremo drasticamente indietro nello sviluppo”, aggiunge Recchi, sottolineando che “è fondamentale sviluppare un rapporto collaborativo e preventivo tra enti di controllo, autorità e operatori, altrimenti continueremo a essere in testa alle classifiche delle difficoltà burocratiche che impediscono a investitori nazionali e esteri di trovare conveniente investire in Italia”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.