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Giuseppe Pasini, patron di Feralpi: “Oltre ai dazi al 30%, va aggiunto un altro 20% a causa della svalutazione euro-dollaro, stavolta Trump può fare sul serio”

“Storicamente, Trump ha utilizzato i dazi come un potente strumento negoziale per ottenere concessioni e rinegoziare accordi commerciali. Non è la prima volta che assistiamo a scenari simili, scenari che potrebbero cambiare di ora in ora. Tuttavia, è anche vero che le sue posizioni possono essere molto decise e quindi è fondamentale prenderle sul serio”.

Così Giuseppe Pasini, patron di Feralpi e presidente di Confindustria Lombardia, in un’intervista all’Adnkronos, risponde alla domanda se i dazi al 30% siano uno strumento di trattativa o se Trump faccia sul serio.

“Non possiamo permetterci di sottovalutare la possibilità che questa volta l’intento sia realmente quello di imporre barriere significative per proteggere l’industria interna americana. La linea tra tattica negoziale e azione concreta è spesso molto sottile e dipende da una serie di fattori, inclusa la reazione dei partner commerciali. Teniamo presente che, a questo ipotetico 30%, va poi aggiunto l’effetto della svalutazione euro-dollaro: secondo le stime di Confindustria questo ulteriore dazio potrebbe arrivare rapidamente anche al 20%”.

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