Giuseppe Caia, Consigliere giuridico Ministro degli Interni, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.
Il suo intervento si è tenuto nel panel “Gli Enti locali nel (e del) futuro“, moderato dal giornalista Gianni Trovati.
Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.
Il riordino degli enti locali come priorità strutturale
Consigliere, ieri c’è stato un dibattito molto importante sugli enti locali, il futuro e la riforma degli enti locali rispetto a tutte le novità anche normative.
Sì, il dibattito è stato molto importante. Penso che ci sia stata anche la condivisione circa la necessità di giungere a un riordinamento della normativa che sia di carattere sistematico, che ricomprenda tutti gli enti locali che costituiscono la base della nostra Repubblica.
Una considerazione vorrei fare. Questi approfondimenti, Stati Generali della Ripartenza, mi fanno venire in mente che la prima legge in assoluto che fu approvata quando si realizzò l’unità d’Italia nel 1865, furono emanate le leggi amministrative di unificazione. Ebbene, la prima fu la legge su comuni e province.
Evidentemente c’era la consapevolezza che le istituzioni più vicine ai cittadini dovevano trovare una chiara disciplina. E’ quello che dobbiamo fare anche oggi nella prospettiva della ripartenza.
Il valore del dialogo istituzionale
Lei ha citato giustamente gli Stati Generali della Ripartenza. Questo luogo di dialogo, di confronto tra istituzioni, imprese e società civile è quello che serve per far crescere l’Italia?
Sì, questo assolutamente. Ci sono alcuni temi che rappresentano valori comuni, valori primari sui quali si basa la civile convivenza, che devono essere discussi in modo oggettivo al di là delle contingenze, al di là dei dibattiti che possono essere più o meno aspri. E questa dunque è una sede ideale per occuparsi di questi temi comuni, fondamentali, essenziali.








