Scendono le quotazioni del gas a 35 euro al megawatt ora, prezzi comunque alti che pesano sul caro bollette. Allora, cosa fare per difendersi da questi rincari?
Lo chiediamo a Giuseppe Argirò, vicepresidente di Elettricità Futura.
Nonostante gli interventi del governo, l’energia è ancora troppo cara. Cosa si può fare?
“I sistemi energetici hanno un tempo lungo di reazione, perché si creano nel corso dei decenni e quindi i tempi di reazione, naturalmente, non possono essere così veloci. Però bisogna capire quali sono le cause dell’aumento delle bollette. Dipendiamo dal gas, troppo.
E questo ci pone un problema di sicurezza nazionale, oltre che di costo delle bollette. Quello che dobbiamo fare, naturalmente, è aumentare l’offerta di impianti che sono a basso costo”.
E quali sono gli impianti a basso costo?
“Sono le fonti rinnovabili d’energia. Allora, aumentando la disponibilità di impianti, abbasseremo le bollette. Il disaccoppiamento, ovvero la separazione dei prezzi dell’energia elettrica a seconda della fonte con cui è prodotta, farà scendere i prezzi delle bollette, ma ancora in una fase iniziale, perché in Italia produciamo soltanto il 40% di energia da fonte rinnovabili. Quindi, per rendere efficace l’impatto del miglior costo che le energie rinnovabili consentono, bisogna aumentare la disponibilità di impianti da un lato e bisogna lavorare in maniera importante sui contratti a lungo termine, i contratti per differenza”.
La produzione di energia con pannelli solari e pale eoliche dipende naturalmente dal fatto che ci siano sole e vento. Come potremo mettere al sicuro le nostre forniture?
“Penso agli accumuli, penso alla digitalizzazione delle reti. Le reti intelligenti consentono di gestire queste intermittenze in maniera straordinariamente efficace”.