Giuseppe Argirò, Vicepresidente Elettricità Futura e Amministratore delegato di CVA SpA, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.
Il dr. Argirò ha portato la sua testimonianza nel panel “Il Sud e le energie del futuro“, dove ha dialogato con Stefano Laporta, presidente dell’Ispra.
Il ruolo del mezzogiorno nella nuova sfida europea è sicuramente significativo e questo luogo simbolico in cui Riparte d’Italia ha organizzato questo magnifico evento, è un evento che deve guardare al futuro e il futuro passa anche attraverso l’integrazione europea, che deve essere un’integrazione che porta a territori come quello del sud a estrarre il valore enorme che c’è e tutte le potenzialità che in tutti i settori certamente ci sono.
E quindi è un’occasione di riflessione strategica importante per evidenziare proprio tutti questi aspetti positivi che portano il sud a rapportarsi col continente europeo e lo devono fare sempre in maniera più integrata per esprimere tutte le potenzialità che il nostro meraviglioso sud ha.
Certamente, noi siamo un paese storicamente assente di materia prima energetica e questa mancanza di dotazione di materia prima energetica, segnatamente quella fossile in questi decenni, ci ha portato ad essere sempre in assenza di autonomia energetica e a patire costi molto significativi per il nostro approvvigionamento, oltre che naturalmente inficiarci e indebolici sotto profilo geostrategico.
Grazie alle nuove tecnologie, quelle rinnovabili, queste potenzialità oggi il sud le ha perché è detentrice di materia prima straordinaria, che è il sole e il vento, in parte anche l’acqua, quindi grazie a queste nuove tecnologie anche il sud può cogliere l’occasione straordinaria di diventare un produttore di energia, naturalmente con investimenti significativi che devono essere fatti sotto profilo infrastrutturale di accompagnamento alla realizzazione dell’impiantistica rinnovabile, ma con un’occasione di ricaduta in termini di filiera professionale e di ricadute di benefici di valore che questa realizzazione, questa transizione energetica può determinare per tutte le regioni del sud, quindi è importante che si assuma questa consapevolezza da parte delle regioni e si lavori in modo proattivo affinché questa transizione possa garantire le più ampie e le migliori ricadute sui territori su cui insisto.
Devo dire che i nostri sindaci, oltre a essere davvero tutti bravi, sono a tratti anche eroici perché gestiscono in condizioni spesso difficilissime un contesto di grandissime complessità, sia amministrative che economico-finanziarie, ma anche e soprattutto di carattere sociale, quindi in un contesto così complesso portare avanti il loro lavoro avendo questa grande consapevolezza, ma soprattutto avendo una capacità di valutazione strategica delle prospettive, delle potenzialità che le città del sud hanno, certamente in un quadro unito, integrato, di rete, grazie anche a questa iniziativa che mette a fattore comune anche esperienze e culture diverse, certamente questa sfida può essere colta, è un requisito imprescindibile ed è su questa strada che bisogna continuare.








