Investimenti per un valore, alle quotazioni attuali, di circa 3 miliardi, quasi tutti in aziende italiane di medie dimensioni, alcune delle quali quotate.
Che diventano 6 miliardi se si aggiungono anche i club deal, creati con i capitali messi a disposizione dalle famiglie/socie, perlopiù di industriali, che da trent’anni ruotano attorno alla figura di Gianni Tamburi.
A tanto ammonta la consistenza finanziaria messa in campo dalla Tamburi Investment Partners (Tip), che si appresta a chiudere il 2023 con numeri più che soddisfacenti: “Nella graduatoria a dieci anni delle dieci migliori società non bancarie/assicurative medio-grandi di Piazza Affari”, osserva Tamburi, “siamo presenti, oltre che con Tip che si è apprezzata del 356% (che equivale a oltre il 35% medio annuo, oltre il 16% annuo composto), anche con Amplifon, Interpump e Prysmian”.
E con quasi il 25% di performance nel 2023.
Trattandosi di un anno costantemente attraversato dalla minaccia di una recessione, non c’è male.
“Siamo ottimisti per il 2024 perché, malgrado il rallentamento dell’inflazione, i tassi non si ridurranno granché, molte imprese avranno bisogno di equity e questo ci aiuterà a trovare nuove e belle opportunità di investimento”.








