Gianfranco Battisti, Past President Federturismo, già Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Presidente di Renova Red Spa, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.
Il dottor Battisti ha portato la sua testimonianza nel panel “Turismo, cultura e ambiente quali fattori di sviluppo e di sostenibilità“, moderato da Antonello Barone.
Di seguito ecco la trascrizione della sua intervista.
Il ruolo del Sud è strategico nella sfida europea, io credo che non possa esserci sfida senza Sud, quindi per la prima volta l’iniziativa arriva a Napoli, è un segno forte, il segno che in qualche maniera testimonia la volontà di integrare sempre più quelle che sono le forze economiche del Nord e del Sud, ma soprattutto le opportunità di sviluppo legate alla crescita del Sud.
Il turismo è una leva fondamentale per il Sud, non è pienamente sfruttato perché il turismo, in particolare quello straniero, gran parte è concentrato nella parte centro-nord del paese, eccezione la Campania e la Puglia e Sicilia, ma diciamo in maniera marginale rispetto ad esempio ai volumi che fa il Veneto, che da solo fa tutto quello che fattura sia in termini di presenza che di valore economico tutto il Sud, c’è un ruolo molto marginale ancora delle altre regioni, in particolare la Calabria, la Basilicata e le Molise.
Per cambiare rotta intanto vanno integrate le politiche di promozione, vanno messe a sistema, va cercato di digitalizzare il più possibile la catena del valore di questa regione e soprattutto credo che vada fatta un livello di promozione unico che vada nella logica della non frammentazione e nella pluralità di promozione che oggi purtroppo caratterizza il nostro sistema di comunicazione all’esterno.
Io credo che il dialogo sia fondamentale, tanto il contributo tra partner privati e pubblici credo che sia la leva sulla quale bisogna agire per mantenere innanzitutto la catena degli investimenti, ma soprattutto cercare le idee tramite le quali poi fare i progetti di sviluppo, le faccio un esempio, qualche anno fa venivano sviluppati master plan direttamente calati dalle amministrazioni, qualche amministrazione diciamo lungimirante nella logica della rigenerazione urbana ha invertito questo paradigma, parte dall’impresa, dalle capacità di interpretare il valore di quegli asset, delle imprese e del mercato per poi rigenerizzare il modello e non viceversa.