“La causa principale del crollo di agosto è da ricercarsi nella crisi dell’auto elettrica” ed “è del tutto evidente che, come da più parti viene richiesto, è assolutamente urgente che l’Unione europea riveda la sua politica per la transizione energetica“.
È quanto sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, nel commentare i dati delle immatricolazioni auto di agosto.
Questa politica, indica, “è una causa tutt’altro che secondaria del fatto che, pur in presenza di un pieno recupero del calo del prodotto interno lordo generato dalla pandemia e dalle altre circostanze negative che l’hanno seguita, il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale e in particolare quello dell’Unione europea si è attestato intorno all’80% dei livelli ante-crisi con conseguenze fortemente negative per l’industria dell’auto europea, che è, tra l’altro, fortemente insidiata dalla concorrenza cinese che tende a conquistare quote sempre più importanti delle immatricolazioni in Europa”, conclude Quagliano.








