“Dobbiamo assolutamente costruire un mercato finanziario unitario in Europa, le dimensioni ce le abbiamo. Naturalmente questo significa per esempio acquisire la fiducia dei paesi cosiddetti risparmiatori frugali, ma anche fare presente i progressi che hanno fatto i paesi che avevano la fama di non essere frugali come l’Italia che invece adesso comincia a riscuotere l’apprezzamento anche da parte delle società di rating”.

Così il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine della presentazione dell’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025 condotta con il Centro Einaudi, a Milano.

“Abbiamo bisogno di un mercato del capitale unificato – ha ribadito –, non soltanto di un mercato bancario, perché la finanza ormai è molto articolata e poi con lo sviluppo delle criptovalute sul mercato si presentano delle operazioni che non passano attraverso il sistema bancario, quindi noi abbiamo bisogno di operatori finanziari a tutto campo” che siano “anche più grandi, certo, perché abbiamo a che fare con competitor molto grandi, le più grandi banche del mondo sono americane e cinesi”, osserva. E se la strada per avere operatori più grandi è un po’ in salita, come