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Massimiliano Fedriga (presidente del Friuli-Venezia Giulia): «Legittimo il dissenso ma non sarei sceso in piazza. Io farei vaccinare i miei figli»

È legittimo avere dubbi e dissentire, non vogliamo imposizioni. La vaccinazione? Fondamentale, «farei vaccinare i miei figli». Questa la posizione del presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza Stato Regioni, Massimiliano Fedriga (Lega), che sulle proteste no vax e no Green pass aggiunge «non sarei sceso in piazza».

La Lega ha segnato un punto: le regole più rigide, su Green pass e obbligo vaccinale, sono state rinviate.

«Mi sembra un atteggiamento corretto quello del governo, c’è l’equilibrio che serve in questo momento. Se il quadro epidemiologico peggiorerà, ci saranno altre misure, in caso contrario – come speriamo – vanno bene quelle già approvate. Non è il momento degli strappi», afferma in un’intervista di Emanuele Lauria per la Repubblica.

Si riferisce anche alla Lega?

«Lo dico in genere: bisogna tenere unito il Paese. Mi preoccupa molto la lotta fra fazioni: bisogna far capire che la campagna vaccinale è fondamentale, confutare una quintalata di notizie false, ma non mettere sulla graticola chi ha dubbi».

Non crede che le posizioni del suo leader siano una strizzatina d’occhio agli scettici?

«Guardi, si è vaccinato anche Salvini. La posizione è chiara: convinciamo la gente che deve immunizzarsi, ma senza imposizioni».

Eppure, Draghi ha dovuto fare una chiara reprimenda a Salvini, sulla presunta inutilità dei vaccini per gli under 40. Come ha giudicato quelle parole del premier?

«Mi sembra che si siano chiariti, no? L’incidente è chiuso».

Quindi vaccini per tutti?

«È importante che la partecipazione alla campagna sia la più alta possibile fra tutte le persone ancora scoperte. Ma è chiaro che maggiore attenzione va riservata agli over 50, la categoria più a rischio».

I presidi chiedono che si immunizzino anche gli studenti.

«Io dico che potrebbe essere utile fare campagna anche nelle scuole, creando degli hub anche lì».

Lei farebbe vaccinare suo figlio?

«I miei non hanno ancora dodici anni. Se li avessero, chiederei loro di vaccinarsi. Pur rispettando quanti, fra i genitori, hanno perplessità».

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