«Con i funzionari di Bruxelles sono stati sette mesi di sportellate. Li abbiamo convinti della bontà della operazione. Abbiamo risposto a 160 domande, abbiamo fatto 15 scenari diversi e 15 business plan con profitti e perdite per poi trovare un equilibrio che è stato comunicato ufficialmente giovedì mattina 15 luglio alle 6.20». Così, a Bari, rispondendo a una domanda di Nicola Porro, l’amministratore delegato di Ita, la società che subentrerà ad Alitalia, Fabio Lazzerini, durante il dibattito sulla Ripartenza, organizzato dal giornalista televisivo.
«Sono state conversazioni complicate» ha aggiunto «perché noi e la parte governativa italiana abbiamo sempre avuto la percezione che il piano fosse già molto discontinuo rispetto alle esperienze passate. La commissione europea, in modo assolutamente legittimo, ha anche un dovere di equità e di trasparenza sui vari processi e di salvaguardia in vista di futuri, probabili o, possibili ricorsi alla corte di giustizia europea per questa partenza di azienda finanziata comunque con soldi pubblici, anche se in una ottica totalmente privatistica. Su questi aspetti di discontinuità abbiamo discusso parecchio e anche, certe volte, in maniera un po’ animata. Faceva parte» ha concluso Lazzerini «del tentativo di difendere con le unghie e con i denti un piano industriale in cui crediamo molto che dimostra una sua solidità per cui non si poteva danneggiare troppo».
«C’è spazio» per una compagnia aerea italiana, «non rimanendo da soli. Rimanere da soli non è assolutamente possibile». Ha detto a proposito delle possibili alleanze con altre compagnie. Sono due i gruppi con i quali Ita ha avviato trattative. «In realtà sembrano tante compagnie, ma sono fondamentalmente due gruppi: se si entra in Lufthansa si accede alle compagnie del gruppo Star Alliance e l’altra parte con la quale stiamo parlando è il gruppo Delta-Air france-Klm-Virgin che hanno una loro partecipazione incrociata e fanno parte di Sky Team».
«Le trattative sono a buon punto» ha aggiunto «abbiamo chiarito bene quali sono le nostre aspettative. Adesso iniziamo un percorso anche con un advisor che tenga le redini del processo, l’obiettivo» ha proseguito Lazzerini «è riuscire ad avere le idee chiare prima della partenza in quale dei due mondi saremo. Sarà una partnership commerciale ma anche industriale: stiamo parlando di due gruppi enormi che hanno molte competenze in vari settori che possono dare una mano facendo un trasferimento di conoscenze. È una compagnia che nasce nuova per cui ha bisogno di competenze per essere subito moderna. Abbiamo il vantaggio di partire da una tavola bianca e di poter disegnare una compagnia che sia innovativa il più possibile».








